Becky Lynch e Nia Jax: la falsa narrazione sulla nascita di The Man

Nell’ultima puntata di Monday Night Raw, abbiamo assistito ad una battaglia di promo al microfono tra Becky Lynch e Nia Jax che finalmente, dopo cinque anni possono affrontarsi per chiudere un conto in sospeso che tormenta specialmente l’irlandese, ovvero quando la samoana le ha dato un bel pugno in faccia spaccandole il naso e costringendola a tirarsi indietro dal suo match a Survivor Series 2018 contro Ronda Rousey.

Tutti siamo abituati a dire ormai che quel pugno, con Becky che tutta insanguinata in mezzo al pubblico solleva le braccia come una vera badass, sia stato il momento della vera e propria nascita di The Man, con la stessa Nia che si è vantata proprio durante il confronto di aver creato lei quel personaggio. Ma sarà stato davvero così?

Sappiamo tutti che è stato un brutto scherzo del destino, perché la rossa non si sarebbe mai dovuta far male, ma c’è da ammettere che quel pugno e quel suo atteggiamento da dura nonostante il naso rotto e il sangue, sono stati un punto di svolta, specialmente mentalmente, per lei, ma secondo me non è assolutamente vero che se non ci fosse stato quel pugno Becky Lynch non sarebbe diventata quello che è ora. Credo molto nel destino e io sono fermamente convinta che sarebbe comunque diventata The Man con o senza quel pugno, perché era destinata a fare la strada che ha fatto e che sta facendo, perché parliamo di Becky Lynch, la più grande Superstar donna nella storia della WWE, e attenzione che non dico wrestler, ma Superstar, sono due cose diverse. Quel pugno è stato solo dove tutto è esploso, ma non dove tutto è nato perché The Man esisteva già prima, doveva solo trovare il momento giusto per sbocciare e Nia è stata solo casualmente colei che l’ha fatta conoscere così al pubblico.

Detto questo, sono certa che dopo quella casualità, dopo la grande carriera che ha avuto Becky Lynch e dopo un ritorno che sta facendo il suo lavoro di Nia Jax, verrà fuori un’ottima rivalità, iniziata già bene nel backstage e al microfono, con la speranza che possa finire bene anche sul ring.

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