Becky Lynch: “Non doveva andare così con Lita, ma sono onorata di aver lavorato al suo fianco”

Nell’episodio del 27 febbraio di Monday Night Raw, Becky Lynch ha fatto coppia con il suo idolo d’infanzia Lita, e insieme a lei ha vinto i titoli di coppia battendo le Damage CTRL. Secondo la wrestler irlandese però, intervistata da Mark Andrews nel suo My Love Letter to Wrestling, le cose probabilmente non dovevano andare così:

È stato tutto un po’ assurdo. Quando è stato deciso, penso che non sarebbe mai dovuto essere il piano, e poi hanno preso una strada secondaria e hanno deciso che sarebbe stato il miglior risultato. La cosa più bella del match è che nessuno sapeva cosa sarebbe successo. La gente aveva idee, ‘potrebbe accadere questo, e poi potrebbe andare in questo modo o in quel modo.’ C’erano così tanti modi in cui poteva andare. Sono stata fianco a fianco con la donna che mi ha ispirata ad entrare in questo business, e parliamo sia partendo dalle basi che per un ritorno. Ho scelto di avere i capelli tinti di rosso e i miei pantaloni larghi e indossavo il mio tanga fuori dai miei vestiti e cercavo di assomigliare a Lita, e qui ero in piedi fianco a fianco come se fossi al suo livello, in procinto di andare a catturare i titoli di coppia. Se dovessi dire alla te adolescente che questo accadrà quando sarai adulta, la te adolescente ti schiaffeggerebbe in faccia e ti direbbe di essere realistica. È stato davvero fantastico. Nel corso degli anni, è diventata una grande amica e una mentore. Era quella disadattata, la grunger del rock n roll che aveva grandi sogni, e ha riconosciuto questo in me, che non mi adattavo necessariamente agli standard, ma che provavo amore verso questo business. Siamo stati spiriti affini in quel senso.

The Man ha continuato il discorso parlando dell’importanza del tempo passato con Lita sul ring, sia come avversarie che come tag team partners:

A volte, come babyface, quasi non so come interagire con altri babyfaces perché The Man si fida poco di tutti perché è rimasta fregata così tante volte. Sono tipo, ‘Ciao, amico.’ Mi sento molto a disagio in quel contesto. Se dovessi avere una tag team partner come quella, non potrei chiedere di meglio. Anche dover fare la storia con lei l’anno scorso, per quanto breve, è stata una delle storie di wrestling di cui vado più orgogliosa, e uno dei match di cui sono più orgogliosa. Ora, ho un sacco di storia con la donna che mi ha ispirata di più.

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