WrestleMania 40 Night 1 Press Conference: Rhea Ripley sulle Four Horsewomen e la nuova generazione, Bianca Belair, Naomi e Jade Cargill sull’importanza del rappresentare le donne nere nel business

Dopo la Night 1 di WrestleMania 40, le donne protagoniste della card della serata si sono sedute di fronte alla stampa per parlare di ciò che è accaduto nei rispettivi match, e a partire da Rhea Ripley, le è stato chiesto se tra la vittoria dell’anno scorso contro Charlotte Flair e quella di quest’anno con Becky Lynch, possiamo dire che l’Era delle Four Horsewomen è finita, e lei ha risposto:

L’Era delle Four Horsewomen vivrà per sempre. Hanno realizzato così tanto, hanno portato la divisione ad altezze che potevamo solo sognare, hanno fatto così tanto per il business, e nutro nient’altro che rispetto per ognuna di loro. Penso che il modo in cui sono riuscita ad andare avanti WrestleMania dopo WrestleMania abbattendo le Four Horsewomen, esattamente come Bianca Belair che sta facendo lo stesso, sia la prova di un cambiamento in corso, con tutte queste nuove donne che stanno prendendo il controllo [della divisione] e stiamo tutte dimostrando che vogliamo superare i grandi traguardi già raggiunti portandoli al livello successivo. Ovviamente le Four Horsewomen sono fantastiche in quello che fanno e non vogliamo che se ne vadano, ma devono farsi da parte perché stiamo prendendo il controllo.

Mentre se ci spostiamo sull’altro match femminile, a parlare è stata Bianca Belair che ha voluto dire che ovviamente è importantissimo avere tre donne nere su un palcoscenico come WrestleMania:

È importante rappresentare [un gruppo di persone]. La rappresentazione non è una richiesta, è un requisito. E dico sempre che meglio di una [persona], ci sono tre [persone]. È fantastico avere una persona a rappresentare, ma a volte quando vedi solo una persona sembra quasi un’anomalia, sembra che tu debba essere speciale, sai che è possibile, ma devi essere speciale, devi essere fortunata. Noi rappresentiamo cose diverse: abbiamo un diverso percorso di vita, abbiamo diverse personalità… e queste cose ti dimostrano cos’è possibile, che non devi essere speciale.

Quello che stiamo facendo è molto speciale, e dirò solamente che Naomi è la persona che mi ha insegnato fin dall’inizio, quando sono venuta in WWE, che se qualcuno ti dà un’opportunità tu non la stai togliendo a qualcun altro perché quell’opportunità è sempre stata destinata a te. Lei [Naomi], mi ha sempre fatta sentire la benvenuta, mi ha sempre fatta sentire come se non ci fosse dell’astio o della gelosia, è sempre stata felice per me, quindi quello mi ha insegnato a portarmi dietro questa cosa finché non è arrivata Jade, e ora tutte noi stiamo condividendo questa piattaforma ed è fantastico, iconico, ed è bello avere la possibilità di andare la fuori e rappresentare e mostrare esattamente chi siamo, ispirando le attuali generazioni e le generazioni future, per sempre. È molto speciale.

A prendere la parola è poi stata Naomi:

Quello che mi ha convinta ad avvicinarmi al wrestling è stato che mi è stato presentato come qualcosa che aveva il desiderio di includere più donne facenti parte delle minoranze. In modo specifico, la WWE voleva questo, spingeva per avere questo, e questa cosa mi ha attirata verso la disciplina, perché non sono cresciuta come fan del wrestling, non sapevo nulla sul wrestling, conoscevo solo le grandi star come Hulk Hogan, ma oltre quello non sapevo nulla di wrestling. Quando ho sentito che volevano più minoranze e mi è stato detto di lanciarmici a capofitto, mi è scattata quella scintilla, e venire qui e vedere Alicia Foxx, essere una delle ragazze dell’NXT originale, che era molto diverso dall’NXT che conosciamo oggi, insieme a Cameron, mi ha sempre fatta sentire come se fossimo state qui [in WWE] senza esserci. Ma essere qui, questa esperienza, mi ha fatto scoprire me stessa, chi fossi; la WWE è diventata la mia vita, la mia carriera, mi ha permesso di sposare un samoano e aggregarmi ad una grandissima dinastia… tutto questo mi ha sorpresa. Ma ora posso dirvi che dopo essere arrivata qui a 21 anni, ed esserci rimasta a 36 anni, tutto questo è diventato il mio scopo.

A concludere il discorso è stata Jade Cargill che ha detto:

Io posso dire che quando ho firmato per la WWE, la prima persona che mi ha contattata è stata Bianca perché le persone hanno cercato di metterci l’una contro l’altra, ed entrambe abbiamo detto, ‘Okay senti, siamo entrambe due donne nere forti e dominanti’, e quello che è per lei è per lei, e quello che è per me è per me, e non vogliamo metterci i bastoni tra le ruote, vogliamo andare la fuori e dominare. Siamo tutte uniche a nostro modo, ma siamo anche simili a modo nostro, e ci divertiamo e collaboriamo, lavoriamo insieme, e abbiamo l’obiettivo di vincere, come fatto stasera.

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