Joshi Sakè: Kitsune Women’s Wrestling, un sogno che diventa realtà

Ben ritrovati cari lettori del blog, sono la vostra Komorebi e sono qui bella riposata dopo le ferie estive per il nostro consueto appuntamento con la rubrica Joshi Sakè. Mettetevi comodi, perché oggi voglio parlarvi della Kitsune Women’s Wrestling, la neonata federazione di wrestling tutta al femminile. 

Da fan a fondatore

Per capire quale sia il progetto della Kitsune Women’s Wrestling bisogna partire dalle sue origini. Il suo fondatore, Eric Howard, è da sempre stato un fan di wrestling. Vi basti pensare che è andato al suo primo evento di wrestling dal vivo quando aveva appena pochi mesi di vita. La sua mamma, grandissima appassionata di wrestling, decise infatti di portarlo con sé ad un evento indipendente in quel di San Diego quando Eric era poco più che un neonato. Ovviamente lui ha affermato di non ricordare nulla di quella sera, ma adora ascoltare sua madre quando gli racconta di quel giorno. Del resto è lei stessa che gli ha trasmesso la passione per il wrestling,  tanto da farlo diventare un fan sfegatato, nonché gran collezionista di materiale a tema wrestling, come magazine e DVD. 

Pian piano però la sua passione per la disciplina supera anche i confini nazionali e lo porta a seguire una tipologia di wrestling con la quale non si è mai approcciato prima: il Joshi Puroresu. Eric diventa così tanto curioso ed appassionato verso il Joshi che nel 2016 decide di viaggiare verso il Giappone per recarsi al suo primo evento dal vivo. Si tratta di uno show della STARDOM che si tiene alla Korakuen Hall di Tokyo. In quell’occasione Eric ebbe anche il privilegio di incontrare Hana Kimura. Da quel momento Eric si appassiona tantissimo al wrestling femminile giapponese, tanto da tornare tre anni dopo in Giappone, precisamente nel 2019, per assistere dal vivo ad uno show della Gatoh Move. Dopo quest’ulteriore esperienza positiva, Eric sente la necessità di esprimere la sua passione per il Joshi in modo diverso, cercando di invitare anche i fan americani e non alla scoperta del Joshi. Per questo motivo, decide di aprire un proprio podcast intitolato Joshi Pod tutto a tema Joshi Puroresu (CLICCA QUI PER ASCOLTARE). Nel corso degli anni il podcast riscuote un discreto successo negli Stati Uniti, anche grazie alle ospiti di eccezione che Eric riesce ad intervistare: dalle leggende come Bull Nakano e Chigusa Nagayo fino ad invitare anche lottatrici dell’attuale scena Joshi come Maki Itoh che in quell’occasione tiene la sua prima intervista interamente in lingua inglese. 

Tuttavia, nonostante il buon successo riscosso con il podcast, Eric non è ancora appagato. Ecco quindi che nel corso di quest’anno nasce nella sua mente un progetto ancora più ambizioso: quello di aprire una federazione di wrestling tutta al femminile. Lo scopo di questa scelta è quella di portare il Joshi negli USA, creando uno show esclusivo che punta ad unire nella sua card sia atlete giapponesi che occidentali per portare una qualità mai vista prima, restando però sempre fedele allo stile di wrestling tipico del Joshi. Ecco quindi che nasce la Kitsune Women’s Wrestling che ha già annunciato il suo primo evento che si terrà il prossimo 22 ottobre e prenderà il nome di Kitsune Gong! 

Un progetto ambizioso quello di Eric, ma che dimostra quanto grande sia la sua passione per questa disciplina. 

Le stelle della Kitsune

In attesa del primo evento, tramite il proprio sito web e i vari social, la Kitsune sta giorno dopo giorno svelando le wrestler che compongono il roster della federazione. Ad oggi, il roster si compone di 31 atlete sia molto popolari che meno note. Scopriamo in modo dettagliato quali sono alcune di esse. 

Dando una rapida occhiata al roster di certo spicca il nome di Konami, wrestler nota per lo più per i suoi trascorsi in STARDOM. Il suo contratto a gettone con la federazione di Rossy Ogawa le permette di avere più libertà di movimento tra Stati Uniti e Giappone, facendo di lei una delle punte di diamante della Kitsune. Le sue abilità da striker l’hanno resa nota in Giappone, ma è un nome che riscuote discreta notorietà anche tra i fan statunitensi più di nicchia, anche perché non è nuova a collaborazioni con le federazioni americane. 

Chigusa Nagayo non ha invece bisogno di troppe presentazioni, la sua aura da leggenda la precede. Come ben sappiamo le nuove leve da sole non possono caricarsi il peso di una federazione sulle spalle ed ecco perché tocca quindi alle veterane e alle leggende mettersi al servizio della causa. Chigusa ha sicuramente una carriera che parla per lei e porta con sé quel tocco di Joshi vintage anni ’80 che non poteva mancare in una federazione che fa del Joshi Puroresu il suo principale stile di lotta. 

Discorso analogo potremmo fare anche per Kyoko Kimura, madre della compianta Hana. Magari Kyoko non avrà un nome altisonante come quello della Nagayo, ma ha esperienza da vendere e può aiutare le più giovani a crescere e migliorare, soprattutto se, come sembra, farà parte delle allenatrici proprio insieme all’eterna Chigusa. 

Chiude il trittico di veterane Chikayo Nagashima, specialista tag team dal palmares niente male dato che può vantare non solo un passato da AJW Tag Team champion in coppia con Sugar Sato nell’ormai lontano 1996, ma anche svariati regni da campionessa  di coppia in Gaea Japan (dove ha vinto anche due volte il titolo massimo), Oz Academy e in Pro – Wrestling Diana

Unagi Sayaka e Risa Sera, anche loro già note ai fan di Joshi per le loro prestazioni in STARDOM e Ice Ribbon, arricchiscono il gruppo di stelle nipponiche. A completare il roster dal lato orientale ci pensano altre wrestler semi – note o meno conosciute: si pensi a Maria della Tokyo Joshi Pro – Wrestling, Haruka Umesaki attiva per lo più in Diana (ma anche nota come Karma in STARDOM), la navigata Tae Honma attiva in Ice Ribbon e Actwres girl’Z, o ancora Riko Kawahata della Marvelous che è spesso e volentieri sinonimo di qualità sul ring. 

Completano il roster quelle che definirò “occidentali”, in quanto a questo punto sarebbe errato definirle gaijin dato che la Kitsune ha la peculiarità di professarsi una federazione di Joshi che si esibisce negli USA. 

Tra loro spicca senza alcun dubbio il nome di Masha Slamovich. La campionessa tag team di Impact Wrestling è di sicuro uno dei nomi di punta per lo show della Kitsune. Probabilmente chi l’ha conosciuta nel circuito indipendente americano sotto l’attuale ringname potrebbe non sapere quanto per lei sia un ritorno alle origini. Del resto Masha è allieva di Chigusa Nagayo, colei che l’ha formata ai tempi nel dojo della Marvelous per poi lanciarla nel panorama del Joshi quando si esibiva con il ringname di Skinripper

Tra gli altri nomi di spicco compaiono certamente anche quello di Trish Adora che molti di voi avranno sentito o visto sia in All Elite Wrestling che in Ring of Honor e quello di Nicole Savoy nota soprattutto per i suoi trascorsi in STARDOM, Shimmer e Major League Wrestling (MLW). La Savoy sarebbe ufficialmente ritirata dal maggio del 2022, ma romperà forse solo per quest’occasione, il ritiro per prendere parte all’evento. 

Non meno importante è la presenza all’evento di Rachel Ellering, figlia d’arte (di Paul Ellering) che ha un curriculum di tutto rispetto, potendo vantare trascorsi non solo ad Impact Wrestling dove ha detenuto gli Impact Knockouts Tag Team Championship in team con Jordynne Grace, ma anche ad NXT (dove ha pure lottato nel Mae Young Classic col nome di Rachel Evers), in AEW e in ROH.

All’evento parteciperanno anche tante giovani atlete che cercano di sfondare, sia meno note che più popolari. Il nome di spicco è quello della classe 2004 Billie Starkz che è attualmente sotto contratto con la AEW e si esibisce anche in ROH, oltre a vantare un breve stint anche in MLW

Non poteva mancare il lato comedy, tanto che a completare il roster ci pensa Stefan Kyoryu, uno dei pupazzi di pezza di Unagi Sayaka. Il piccolo ippopotamino di pezza parrebbe aver preso vita propria e sembrerebbe nutrire un debole per le lottatrici baby-face, tanto da intervenire nei match a loro favore. Generalmente però sarà possibile avvistarlo aggirarsi per l’arena compiendo molte azioni quotidiane come mangiare, assistere ai match o farsi un giro per la città che ospita lo show mentre è intanto a visitare luoghi e a scattarsi dei selfie. 

Cosa attendo di più

La card di Kitsune Gong! Presenta vari match interessanti. Personalmente i miei occhi saranno puntati su due match in particolare: il main event valido per l’assegnazione del Kitsune World Championship e il match tra Konami e Masha Slamovich

A contendersi il titolo della Kitsune saranno Unagi Sayaka, Dark Sheik e Tae Honma. Se vi ho già brevemente parlato di Unagi e Tae, so dirvi poco su Dark Sheik non avendo mai visto un solo match di questa lottatrice che si è esibita per praticamente tutta la sua carriera nella scena indipendente nordamericana. Mi azzardo a fare un pronostico e punto il dito su Unagi come prima campionessa della Kitsune, soprattutto per motivi di popolarità. Tra le tre è quella col nome più grosso e sarebbe più conveniente sfruttare il fatto che abbia lottato in STARDOM per dare subito prestigio al titolo. 

Konami contro Masha Slamovich è il match che aspetto di più. Non è solo un match, ma è IL MATCH. Poter vedere queste due wrestler sullo stesso ring non capita tutti i giorni, ma soprattutto per le qualità di entrambe potrebbe essere il match della serata, anche più del main event. I loro backround e stili di lotta possono dar vita ad un match of the year (infatti già immagino Dave Meltzer che si prepara al lancio delle stelline). Andrei sulla vittoria di Konami, ma siamo al 50% di possibilità ed onestamente parlandovi qualsiasi risultato non mi deluderebbe. 

Volendo scegliere altri match che aspetto con interesse, vado diretta su due tipologie che mi affascinano. Uno prevede uno scontro molto dinamico tra due wrestler dagli stili diversi e nel fiore dell’età e l’altro tra due veterane che hanno già incantato sul ring negli anni passati. Partiamo con il primo. 

Risa Sera contro Billie Starkz è un match dal potenziale molto alto. Da un lato abbiamo una classe 2004 (Billie) che ha già masticato esperienza in una major americana come la AEW e dall’altro abbiamo la casse ’91 (Risa) che ha già maturato una discreta esperienza ed ha regalato alcuni match recenti di tutto rispetto, soprattutto nella faida avuta con Giulia e le sue Donna Del Mondo in STARDOM lo scorso anno. Insomma, da questo match mi aspetto un ritmo piuttosto alto e se vi piacciono match che hanno poche fasi morte, questo dovrebbe fare anche al caso vostro. Credo che l’ago della bilancia penda più verso la vittoria di Risa, ma magari ne esce un upset inaspettato. Staremo a vedere.

Tutt’altro discorso è il match tra Nicole Savoy ed Ibiscus Mii. Entrambe hanno esperienza sul ring, ma di certo non possono garantire un match dove vanno a mille, considerando anche il fatto che l’età inizia a farsi sentire e per di più Nicole Savoy torna a lottare dopo più di un anno di inattività e potrebbe aver accumulato un po’ di ruggine. 

Da questo match bisogna aspettarsi tanta tecnica e molta pulizia di manovre, fattori che hanno sempre caratterizzato i match della Savoy che ha un backround da artista marziale mista. La Mii presenta invece un altro stile, padroneggiando i match più logoranti e dal basso ritmo, per poi piazzare il colpo imprevedibile al momento giusto. Andrei sulla vittoria della Savoy, a mani basse. 

Cosa aspettarsi?

Se vi state chiedendo se vale la pena guardare il primo show della Kitsune, provo a darvi qualche delucidazione in più su cosa aspettarvi. 

Prima di tutto dovete capire se fa per voi. Lo stile del Joshi non riscontra i gusti di tutti, ha una tipologia di incontri solitamente molto dinamici dove il valore atletico e la tecnica sono i punti essenziali. Scordatevi quindi il fattore storytelling anche perché, soprattutto in eventi simili, vi troverete davanti a match di esibizione dove non ci sono vere e proprie storie da raccontare. Si esalterà la parte di azione in ring, quindi se non avete mai visto un match senza costruzione, potrebbe annoiarvi o addirittura non coinvolgervi. Anche la AEW, oltre ai match nati da rivalità interne ai propri show, offre spesso anche alcuni match privi di costruzione, quasi avulsi dalle storie principali che si vedono ogni settimana in tv. La scelta di proporre anche match simili nella propria card è fatta per accontentare una fetta di fan che preferisce l’azione ed il lato sportivo del wrestling, piuttosto che il lato più narrativo. Ed anche il Joshi Puroresu si basa su simili dettami. Quindi se vi aspettate uno show in stile WWE, vi sconsiglio di seguirlo, a meno che non siate curiosi di approcciarvi per la prima volta a questo stile di wrestling. 

Il discorso cambia se già seguite il Joshi. La card dell’evento non è affatto male, soprattutto nella zona alta. I match che vi ho elencato tra quelli che aspetto di più hanno un’alta garanzia di qualità e se vi piace il lato sportivo del wrestling, non perdetevi questo evento, perché l’azione in ring sarà la colonna portante dello show. 

La mia curiosità sarà vedere una realtà come il Joshi trapiantata negli USA, un progetto ambizioso e allo stesso tempo parecchio interessante. Non ci resta che aspettare l’evento per vedere se il progetto darà riscontri positivi. 

Per oggi è tutto cari lettori. Vi rinnovo l’appuntamento al prossimo articolo di Joshi Sakè. Un saluto dalla vostra Komorebi!

Articolo precedente della rubrica: Joshi Sakè: Devil Masami, il diavolo del ring

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Donne Tra Le Corde non detiene nessun diritto su i marchi, immagini e loghi riferiti alla Kitsune Women’s Wrestling o alle compagnie di professional wrestling citate in questo articolo. Non detiene nessun diritto su i marchi, immagini e loghi riferiti alle lottatrici citate in questo articolo e da i credits a tutti i fotografi e grafici che hanno lavorato alle foto in questo articolo. L’articolo è stato scritto e curato da Aurora Petrucci, blogger di Donne Tra Le Corde. Editing e revisione di Rachele Gagliardi. 

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