Mickie James: la leggenda incompresa

Quando sento il nome di Mickie James con la mente torno indietro nel tempo e penso a quando riuscivo a vedere rari momenti di wrestling femminile, quello vero lottato, in tv e un sorriso si forma sulle mie labbra. Ho sempre adorato Mickie per la sua gioia infinita quando, percorrendo la rampa accompagnata dalla sua musica d’entrata, saltellava verso il ring pronta a sbattere le avversarie di qua e di la con la sua Hurricanrana. Ma allo stesso tempo penso anche a quanto le persone abbiano sempre sottovalutato questa professionista del ring che io definisco una vera a propria leggenda, ponte tra l’Attitude Era e la Divas Era, una lavoratrice instancabile che con la sua passione ci ha regalato e si è regalata dei momenti indimenticabili. 

In questo post vorrei parlarvi un po’ del percorso professionale e personale di Mickie Laree James, nata il 31 agosto del 1979 a Montpellier, in Virginia, da una famiglia che l’ha sempre sostenuta nella sua passione per il wrestling, primo su tutti il padre che insieme a lei lo guardava sempre in tv e le faceva anche da avversario. Mickie ha sempre avuto tre passioni principalmente: cavalli, musica e pro wrestling e per sua fortuna nella vita è riuscita a coltivare queste passioni, senza farsi mancare nulla.

Gli inizi e il suo percorso nel wrestling

Mickie inizia la sua carriera, dopo essersi iscritta ad una scuola di wrestling fuori Washington D.C., nel 1999, debuttando come valletta sotto il nome di Alexis Laree e poi passa qualche anno tra una indie e l’altra prima di approdare nel 2002 in Ring Of Honor e NWA-TNA.

L’anno successivo, nel 2003, la donna firma per il territorio di sviluppo della WWE e viene mandata ad allenarsi alla OVW (Ohio Valley Wrestling), scuola frequentata anche da Beth Phoenix e Molly Holly, per citarne due. Nell’ottobre 2005 però c’è la svolta, infatti viene chiamata nel main roster dove darà vita alla storyline più significativa e famosa della sua carriera, quella tra lei e Trish Stratus. Questa storyline, che è stata un’idea della stessa Mickie James, infatti si basa sull’ossessione che Mickie ha come fan nei confronti della bionda campionessa femminile; questa ossessione poi si trasforma in una faida che porta le due a scontrarsi a Wrestlemania 22, la prima Wrestlemania per Mickie James, dove quest’ultima riesce a vincere il match portandosi a casa il titolo femminile e diventando campionessa, titolo che poi vincerà per altre quattro volte, mentre quello Divas una volta sola. Questo match rimarrà uno dei più memorabili nella storia del wrestling femminile grazie all’ottimo lavoro delle due, sia per quanto riguarda la storyline che il match stesso. 

Dopo la faida con Trish, Mickie James si concentra su un’altra faida che è impossibile, purtroppo, più per cose negative che positive, scordarsi: quella con le Lay-Cool, Layla e Michelle McCool. Questa storyline si basa sul bodyshaming, con le due amiche che prendono in giro la James per il suo corpo non esattamente super tonico, chiamandola “Piggy James”. Per ammissione delle due parti, in particolare Michelle e Mickie, questa faida è stata difficile e imbarazzante da affrontare per il suo contenuto denigratorio. 

Passando a qualche anno più avanti, nel marzo 2010, le viene trovata un’infezione da stafilococco al ginocchio che ha rischiato di causarle l’amputazione della gamba, ma per fortuna è stata presa in tempo dai dottori. Mickie torna qualche settimana dopo in WWE, ma purtroppo in aprile la compagnia la licenzia. La donna non porta nessun rancore alla compagnia, ma diversamente la pensano i fans, in particolare uno, Zavr Peygumbari: infatti viene preso in custodia dalla polizia dopo aver minacciato di far saltare in aria il quartier generale della WWE e aver anche detto che sarebbe andato proprio li con un machete e una mitragliatrice. Ovviamente poi gli è stato impedito qualsiasi contatto con i luoghi e le superstar WWE. 

La carriera musicale

Come accennato anche nell’introduzione, la musica è una delle grandi passioni di Mickie James, infatti ha avuto una piccola carriera come cantante country pubblicando due album: Strangers & Angels (2010) e Somebody’s Gonna Pay (2013). All’interno del primo album è anche contenuto il primo singolo “Hardcore Country” che la donna ha usato come musica d’entrata in TNA, mentre per quanto riguarda il secondo, nel il video musicale del singolo omonimo tra i protagonisti abbiamo Trish Stratus e Nick Aldis, marito di Mickie. 

L’arrivo e l’addio in TNA

A settembre 2010 Mickie approda in TNA firmando il suo contratto con la compagnia, debuttando come arbitro speciale per poi costruirsi una carriera come lottatrice. Durante la sua permanenza in TNA, Mickie James riesce a conquistare il titolo TNA Knockouts per ben tre volte diventando l’unica donna ad aver detenuto i tre titolo: WWE Women’s Championship, Divas Championship, TNA Knockouts Championship. 

In TNA però Mickie non trova solo un grande successo, ma anche l’amore, infatti conosce e frequenta quello che diventerà suo marito e padre di suo figlio, il lottatore Magnus (Nick Aldis). I due hanno un figlio, Donovan Patrick, nel 2014 e poi si sposano a fine 2015. 

Dopo una pausa torna poi in TNA nel 2015 al fianco del marito causando il feud tra lui e James Storm, che però porta al ritiro dalle scene di Aldis. I due lottano il loro ultimo match nella compagnia il 29 luglio dove sconfiggono Serena Deeb e proprio James Storm in un mixed tag team match.

Dopo il suo addio alla TNA, Mickie si dedica alla famiglia, alla musica e firma anche un contratto con la Global Force Wrestling di Jeff Jarrett, dove è rimasta un anno senza però guadagnarsi mai il titolo di campionessa.

Il ritorno in WWE

Mickie James torna nella compagnia di Vince McMahon nel 2016 e invece di andare subito nel main roster fa il suo debutto a NXT dove ha un’opportunità titolata contro la campionessa imbattuta Asuka. Purtroppo la cintura rimane alla vita della nipponica, ma Mickie si guadagna la firma di un contratto dopo sei anni lontana dalla WWE e anche la salita nel main roster dopo aver impressionato i piani alti con il suo match contro Asuka a NXT TakeOver: Toronto

Nel main roster va ad affiancare la campionessa di SmackDown Alexa Bliss come personaggio heel e le due iniziano una faida con Becky Lynch, inserendo nel mix anche il famoso personaggio della Luchadora. Ma il clima di amicizia non dura molto, infatti poi Mickie tradisce Alexa facendo un turn face.

Dopo questa collaborazione Mickie prova più volte la corsa ai titoli massimi della divisione femminile, ma purtroppo fallisce sempre lasciando spazio alle atlete più giovani. Però sicuramente non rimane a bocca asciutta, infatti raggiunge alcuni traguardi molto importanti che si vanno ad aggiungere alla sua passata carriera in WWE: 

  • Partecipa al primo Elimination Chamber femminile nel 2018;
  • A Wrestlemania 34 prende parte alla prima edizione della Wrestlemania Women’s Battle Royal;
  • Partecipa ad Evolution (primo ppv tutto al femminile), facendo coppia con Alicia Fox, ritrovandosi sul ring con le amiche e college Trish Stratus e Lita;
  • Partecipa a tre Royal Rumble femminili (2018, 2019, 2021);
  • Viene nominata donna numero uno nella classifica del 2009 “PWI Female 50” e viene votata donna dell’anno dai lettori di PWI nel 2009 e 2011;
  • Per un periodo, dall’agosto 2019 al marzo 2020, è la commentatrice nello show WWE “Main Event” 

Il secondo licenziamento controverso dalla WWE

Dopo la parentesi da commentatrice, Mickie James torna a lottare sul ring, guadagnandosi anche un’opportunità per il titolo femminile di Raw contro la campionessa Asuka. Purtroppo le cose però non vanno bene, infatti durante il loro match l’arbitro pensa che Mickie si sia infortunata ad una spalla e dopo che Asuka la imprigiona nella sua Asuka-lock, chiama subito una sua vittoria facendo suonare la campanella, con le due atlete visibilmente stupite della fine anticipata della contesa. Pare che Mickie comunque non avrebbe dovuto vincere il titolo. 

Dopo quel match però sparisce dalle scene e la rivediamo sul ring solo alla Royal Rumble 2021 a gennaio, prima di non vederla e sentirla più, finché non arriva una data ormai maledetta per la WWE, le superstars e il WWE Universe: il 15 aprile 2021 il suo nome si legge in un elenco insieme ad altri atleti che vengono rilasciati dalla compagnia. Proprio come per il suo primo licenziamento, i fans si scatenano, questa volta in modo più pacifico, attraverso il web, lanciando hashtag come #MickieJamesDeservesBetter

Secondo alcune indiscrezioni Mickie James sarebbe stata licenziata per la sua età, in realtà neanche troppo avanzata, ma che è argomento di forte discussione per le donne nel wrestling, che vengono sempre costrette al ritiro prima del tempo, a differenza degli uomini che vanno avanti praticamente fino allo sfinimento. A questo proposito vi lascio un articolo scritto dai miei amici e colleghi di WorldWrestling.it, dove Mickie parla proprio di questo argomento insieme ad un’altra superstar donna della WWE: “Vecchietti” sotto attaccato dai fan: la risposta di Mickie James è perfetta.

Ora, la parentesi licenziamento potrebbe finire qui, potremmo essere tristi e basta, e invece no, dobbiamo anche arrabbiarci, perché purtroppo la WWE è protagonista di un gesto che definire ignobile e disgustoso è un complimenti: infatti la compagnia spedisce a Mickie James i suoi effetti personali in un sacco della spazzatura. Si avete letto bene. L’atleta denuncia l’accaduto, con un’estrema calma ed educazione, sui social network (qui il video) e per fortuna che lo fa, perché tutti si mobilitano gridando, giustamente, allo scandalo e questo porta Triple H e Stephanie McMahon a scusarsi pubblicamente e comunicare che la persona interessata è stata licenziata, ovvero Mark Carrano, una delle persone più orribili e viscide ad aver mai lavorato in WWE. Purtroppo però questo gesto non è nuovo, infatti altre superstar come Gail Kim, Maria Kanellis e Jillian Hall seguono a ruota Mickie James commentando i suoi post sui social con la loro esperienza personale, ma nessun uomo parla di aver ricevuto le proprie cose in quel modo. Anche qui è nato un hashtag su Twitter in supporto delle donne nel wrestling: #WomensWrestlingMatters.

A conclusione di tutta questa storia Mickie James scrive un post su Instagram che è quella che gli americani chiamerebbero “class act”. Di seguito la traduzione: “Mi piacerebbe parlare di questa cosa un’ultima volta, poi possiamo tutti andare avanti. Ho molte cose belle all’orizzonte. L’ultima cosa che desidero è essere macchiata di cose brutte e negative. Non sono per nulla fiera o felice per il fatto che qualcuno perda il proprio lavoro. Specialmente qualcuno che consideravo un amico. Sono fiduciosa che Vince e i McMahon non avessero idea che è così che riceviamo i pacchi. Ha fatto più male alla me fragile di dieci anni fa quando la mia roba è arrivata alla mia porta di casa, perché la WWE era il mio tutto. Sono cresciuta come donna e persona tanto quanto tutti in questo business. Sono più forte oggi di quanto non la sia mai stata e intelligente abbastanza da capire che non è stato un attacco deliberato a me. Comunque, il simbolismo non può essere negato, Mi dispiace che un gesto così sconsiderato e doloroso possa costare a qualcuno il proprio lavoro. Ma non mi dispiace di aver avuto il coraggio di impedire che questo possa accadere a qualcun altro più avanti. Quindi se quello è l’ultimo segno che lascio nella compagnia per il futuro mi sta bene. Quando ho iniziato per questa compagnia uno dei migliori consigli che ho ricevuto è stato: “Lascia il business meglio di come lo hai trovato ragazzina” e quello è sempre stato il mio obbiettivo finale. Sono molto grata per il mio tempo in WWE e per tutta la mia carriera. Non vedo l’ora di vedere quello che c’è dopo. Spero che lo siate anche voi e che magari vi unirete a me. Sinceramente e umilmente vostra, Mickie Laree James-Aldis.”

Conclusioni finali

Mickie James è una di quelle atlete che io non smetterò mai di celebrare e quando qualcuno mi parlerà di wrestling femminile penserò anche a lei e sembra scontato, ma io le voglio dire semplicemente grazie per tutto quello che ha fatto per la divisione femminile, per le donne nel wrestling, ma anche nello sport in generale. Il suo sorriso e il suo essere così genuina sono due lezioni di vita che porterò con me per sempre perché io la vedo come una leggenda da rispettare che può essere un esempio per tutti quanti. Forse da un certo punto di vista la sua corsa è stata anche breve, fatta di alti e bassi, ma anche dalle sue parole si può capire quanto quello che ha fatto ha lasciato un segno indelebile nella sua vita, ma anche in quella di molti. Qualsiasi cosa ci sia all’orizzonte per lei, sono sicura che l’affronterà con quell’entusiasmo che la contraddistingue e per lei diventerà l’ennesima esperienza da aggiungere nel libro della vita, un libro che per quanto riguarda il capitolo sul wrestling, può solo che essere glorioso e non potrà mai, insieme alla sua carriera, essere gettato in un sacchetto nero della spazzatura, ma sarà per sempre conservato al sicuro dentro di lei e dentro tutti noi che amiamo il wrestling. 

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