Recensione libro “The Man: Not Your Average Average Girl” di Becky Lynch

Oggi siamo qui perché vorrei parlare con voi dell’autobiografia di Becky Lynch uscita il 26 marzo 2024 dal titolo “The Man: Not Your Average Average Girl”, in cui la Superstar della WWE racconta la sua vita e carriera ai fan, attraverso alcuni episodi che ha vissuto in tutti questi anni tra famiglia, studio, hobby, amori e soprattutto professional wrestling.

Vi anticipo già che questa recensione sarà SPOILER, quindi vi lascerò anche qualche dettaglio del libro, senza però raccontarvi proprio tutto nei dettagli perché è anche giusto che voi leggiate tranquilli il libro. Per conoscere invece solo a grandi linee il contenuto, potete andare a vedere il reel o il tiktok dedicato.

Il libro è in inglese e per ora non c’è l’intenzione di tradurlo in altre lingue e lo trovate in tutti i formati su Amazon.

Struttura del libro

Partendo un po’ dalle basi, il libro non presenta i tipici “capitoli”, ma è suddiviso in “stagioni” e “episodi”, come se fossi una serie tv. Le stagioni rappresentano le varie fasi della vita della wrestler, mentre gli episodi sono tutte le esperienze principali che Becky Lynch ha voluto raccontare che ha fatto in quelle fasi della sua vita. La prima stagione parla della sua nascita e crescita come bambina e adolescente, e ovviamente degli inizi nel professional wrestling; la seconda stagione si basa sul suo ritorno sul ring dopo una lunga pausa per dedicarsi ad altro, della sua firma con NXT e del suo debutto in WWE; la terza stagione invece parla del periodo che va dalla Women’s Revolution, quindi dal suo debutto nel main roster, per arrivare al 2022.

Season 1: The Growing Years

Partiamo dalla prima stagione, dove il libro si apre con il racconto di quando ha dovuto dire a Vince McMahon di essere incinta, cosa che non mi aspettavo, perché pensavo partisse subito da quando è nata e invece ha voluto inserire questa cosa all’inizio, e sicuramente per lei ha avuto un significato speciale se lo ha fatto, ma non mi ha convinta molto da lettrice.

In questa stagione, ci sono episodi che ovviamente raccontano principalmente della sua infanzia, che non è stata tragica, almeno secondo quello che ho percepito leggendo, però ha avuto dei momenti abbastanza difficili, come il divorzio dei suoi genitori in giovane età che l’ha mandata un po’ in crisi, il dover vivere con la madre e non con il padre che lei adora e i problemi di peso che la rendevano vittima di bullismo. La parte positiva della sua infanzia è sicuramente l’aver avuto la possibilità con la madre, che faceva la hostess, di viaggiare e scoprire un po’ quella dimensione che la faceva sentire a proprio agio: gli Stati Uniti. Questo l’ha portata ovviamente anche a sviluppare delle passioni molto comuni negli USA, come quella per la recitazione e quella del professional wrestling, disciplina che guardava con il fratello, tanto che un giorno ha deciso di iscriversi in questa minuscola scuola un po’ fuori città che come uno dei due trainer aveva Finn Bálor, con cui Becky ha anche iniziato una bella storia d’amore che poi si è spenta per i chilometri di distanza quando lui è andato in Giappone in NJPW.

Becky racconta ovviamente del suo rapporto un po’ tormentato con il wrestling all’inizio, perché appunto soffriva purtroppo di disturbi alimentari, e perché non era molto brava sul ring, ci metteva decisamente più tempo ad imparare rispetto agli altri e questo la mandava in crisi, ma non si è arresa arrivando pian piano a fare il suo debutto e a lottare anche lontano dall’Irlanda, come quando è andata in Giappone ricevendo molti complimenti e firmando un contratto fallimentare con un’agenzia che la voleva rappresentare. Insomma, non pensate che la sua carriera sia stata perfetta fin dall’inizio, anzi, era un disastro, tant’è che lei stessa più volte ha messo in dubbio la scelta di portare avanti questo percorso che ad un certo punto pensava di far diventare un lavoro.

Season 2: The Wander Years

Personalmente è la parte del libro che ho trovato più difficile da leggere, perché davvero fino ad un certo punto volevo scuotere Becky e dirle: ‘Ma che cavolo stai facendo?! Tu sei nata per fare wrestling!’. Qui infatti The Man ci racconta di quando ha rinunciato a lottare per andare a studiare recitazione, che è anche una cosa positiva perché sicuramente l’ha aiutata come wrestler nell’eseguire i promo, ma davvero si percepiva ad ogni riga quanto non fosse realmente felice, quanto le mancasse il wrestling, e per fortuna poi qualche episodio dopo fa quel benedetto tryout con la WWE, viene assunta a NXT e io mi rilasso felice.

Di questa parte ho un po’ odiato il suo costante lamentarsi, lo ammetto, perché, e questa è una cosa che un po’ si è trascinata dietro per tutto il libro, mette in dubbio tutto quello che fa, non è per nulla la Becky Lynch che noi vediamo sullo schermo o dal vivo, è proprio una persona che invece di godersi quello che ha e di farsi avanti con coraggio quando deve, pensa mille volte se dire o fare certe cose, se se le merita o meno. SÌ BECKY TE LE MERITI! Per fortuna almeno qui mi sono consolata con alcuni aneddoti divertenti, come quando ha cercato di stringere la mano a AJ Lee appena arrivata a NXT con lei che l’ha snobbata, o quando ha stretto poi la mano a Big E ma aveva le mani bagnate perché se le era appena lavate. Ma oltre a queste cose divertenti molto “da Becky”, finalmente abbiamo i primi racconti sulle Four Horsewomen, soprattutto sull’amicizia con Charlotte Flair che lei descrive davvero con belle parole, e soprattutto elogia Charlotte stessa come atleta, non negando assolutamente la sua bravura e facendo capire benissimo che anche lei ritiene che se è arrivata ad essere quella che è, è soprattutto per il suo talento più che per il suo cognome. Ugualmente elogia le doti di Sasha Banks e Bayley, quindi io sono felicissima così. Ovviamente anche qui esce fuori il discorso di lei che debutta con quella gimmick imbarazzante, ma quello è un must.

Season 3: Welcome To The Big Time

Non ve lo devo neanche dire che questa è la mia parte preferita del libro vero? Qui Becky Lynch racconta del debutto nel main roster con Sasha Banks e Charlotte Flair, nonostante non si aspettasse di essere scelta, ci vedeva più Bayley in quel ruolo, ma giustamente spiega che NXT non poteva essere privato tutto in una volta delle Four Horsewomen, e che se c’era qualcuno che doveva guidare quella divisione, quella era proprio Bayley. In questa parte si percepisce ancora una volta quel senso di insicurezza dell’irlandese che ogni volta dubita di se stessa e fa castelli mentali su cosa la gente pensa di lei; si sottovaluta, pensa di non essere all’altezza, pensa che i fan non la capiscano, che il booking team non la capisca, anche se ne apprezza il lavoro perché sa che è dura, e questo la soffoca nel suo tentativo di stare in alto tanto quanto Charlotte e Sasha.

Inoltre qui esplora un po’ di più il suo rapporto con Charlotte Flair, confermando che inizialmente erano come sorelle: viaggiavano insieme, mangiavano insieme, si allenavano insieme, dormivano insieme. Pensate che si erano promesse, e questa è una cosa che risulta anche dal libro di Charlotte Flair [“Second Nature” ndr.] che il wrestling non avrebbe rovinato la loro amicizia, e invece è successo, ma finché erano amiche non smettevano di supportarsi a vicenda, si adoravano. Poi a SummerSlam 2018 tutto è crollato. Quando Becky Lynch ha compiuto il suo turn heel e tutti dovevano odiarla e amare Charlotte, la cosa non ha funzionato, come sappiamo, perché da lì la popolarità dell’irlandese è cresciuta e nonostante la WWE provasse in tutti i modi a farla risultare heel, come confermato da lei stessa nel libro, non ci riusciva perché era troppo amata. The Queen ha sofferto tanto di questa cosa e a peggiorare il tutto ci si è messa Becky stessa che, se vi ricordate, aveva detto e scritto cose, tra interviste e social, abbastanza pesanti tanto che Charlotte pensava che questo fosse realmente il suo pensiero su di lei e così si è allontanata. Qui la stessa Becky Lynch ha confermato che tornando indietro non direbbe o scriverebbe mai quelle cose, ma se proprio dovesse lasciare le cose come stanno, ha riferito che quantomeno avrebbero potuto entrambe risolvere tutto con una chiacchierata e invece semplicemente si sono ignorate e hanno lasciato che il wrestling fosse al primo posto e si mettesse tra di loro; ma la cosa bella è che almeno ha ammesso che nonostante i problemi personali, le due hanno sempre lavorato in modo professionale sul ring nella costruzione ed esecuzione dei loro match, l’unica volta in cui c’è stato un problema è stato durante il famoso scambio di cinture dopo il Draft 2021. E volete sapere una cosa? I siti di news avevano ragione, perché nonostante Becky non sia scesa nei dettagli come speravo, ha confermato che secondo lei Charlotte è andata fuori copione e che un po’ l’ha insultata dietro le quinte (ma qui non vi spoilero l’insulto perché è divertentissimo da leggere), mentre ovviamente The Queen ha negato di averlo fatto di proposito.

Ma lasciandoci alle spalle un’amicizia importante, parliamo di amore. Eh sì, perché dopo delle relazioni fallimentari, qui entriamo nel vivo della nascita della storia d’amore con Seth Rollins, con i due che hanno legato fin dall’arrivo di Becky in WWE, procedendo con un’amicizia che poi si è intensificata quando lei e Charlotte si sono allontanate. I due infatti hanno iniziato a flirtare di più quando Becky si era lasciata con l’ultimo uomo con cui era stata prima di lui, mentre Seth si era preso una pausa dalla sua relazione, arrivando a fare l’amore in tour, con anche qui una paranoia di The Man che non voleva una relazione perché pensava che fosse sbagliato MA CHIARAMENTE ERAVATE FATTI L’UNO PER L’ALTRO BECKY LASCIATI ANDARE PER L’AMORE DEL CIELO!!! Ehm scusatemi… amo l’amore non posso farci nulla. Comunque, ecco che i due si sono innamorati, alla fine si sono messi insieme perché lei si è accorta di amarlo (FINALMENTE) mentre lui era molto dolce e chiaramente innamorato ed era sempre attento a non sbagliare con lei. Poi i due si sono fidanzati e hanno fatto Roux. Vi giuro che la loro storia d’amore è una fanfiction quindi non volete perdervela.

L’altra parte molto bella di questo pezzo è il racconto del percorso nel main roster della WWE, perché possiamo vedere il suo punto di vista su com’è stata l’ascesa di Becky Lynch nel professional wrestling, perché noi ovviamente l’abbiamo vissuto da esterni, ma lei ci dà qualche dettaglio in più. Pensiamo al fatto che ci parla di come ha trovato difficile essere una babyface che affronta una heel minuta rispetto a lei come Alexa Bliss, e attenzione a quello che leggete online, perché lei ne ha parlato in termini di non voler andare a rovinare i ruoli che le due avevano in quel momento, in nessun modo ha criticato l’altezza di Alexa. Divertente anche, per noi che leggiamo ma non per Becky in quel momento, quando si è presa un pugno ben assestato da Lacey Evans non vendendole la mossa tanto che Vince McMahon si è arrabbiato, anche se lei non lo aveva fatto di proposito, semplicemente è rimasta stordita e si è dimenticata di cadere subito dopo; e anche qui ha raccontato che avrebbe preferito una wrestler più esperta da affrontare dopo una grande vittoria come quella di WrestleMania 35, odiando poi quando la WWE ha ideato quella storyline tra lei e Seth Rollins contro Baron Corbin e Lacey Evans.

E già che siamo in tema… per quanto riguarda WrestleMania 35, fino all’ultimo Becky non pensava di riuscire ad arrivare nel main event storico, pensava che fosse destinato a Seth Rollins e Brock Lesnar, e quando ovviamente ha ricevuto la notizia era al settimo cielo, anche se purtroppo la contesa è stata messa su in pochissimo tempo e Ronda Rousey si è rifiutata di perdere arrendendosi alla su Dis-arm Her, perché a detta sua sua madre si sarebbe arrabbiata vedendola cedere. Ed è anche per questo che il finale del match non è stato perfetto, con The Man che addirittura ancora ora deve capire se quella spalla alzata fosse voluta o meno. E piccolo fun fact, nonostante Becky e Charlotte abbiano lavorato in armonia al match, la seconda ha pianto durante le prove perché di base per lei l’idea era un po’ di essere il terzo incomodo e ci è rimasta male, ma alla fine ha compreso la situazione e ha fatto ciò che doveva. La parte più bella penso sia quella non solo di suo padre che nonostante la malattia è riuscito a volare per andare a vederla, ma sua madre che finalmente le dice di essere fiera di lei dopo che ha penato abbastanza nel saperla una wrestler. Ammetto che questo è uno dei miei episodi preferiti perché per la prima volta in tutto il libro mi sono commossa quando stavo leggendo il racconto di lei che aspettava di fare la sua entrata per poi descrivere l’entrata stessa e cos’ha provato in quel momento.

La parte più difficile per me di questa stagione è stato indubbiamente quando Becky ha descritto il peggioramento delle condizioni di salute di suo padre Ken, perché è stato veramente triste leggere che quel cuore di uomo abbia potuto conoscere sua nipote solo attraverso una videochiamata senza avere mai la possibilità neanche di tenerla tra le braccia. Ma se davvero esiste un aldilà, se davvero i nostri cari ci guardano e ci proteggono, spero che sia così anche per Ken e Roux.

Concludo con il dire che se vi interessa, quando è tornata dopo la gravidanza a SummerSlam 2021, Bianca Belair ha pianto dopo il loro match di pochi secondi in cui ha perso il titolo e Becky stessa si è sentita in colpa, ma sapeva che le avrebbe restituito il favore per averla mandata over in quanto heel e così è stato, perché lei stessa ritiene il loro match di WrestleMania 38 uno dei suoi preferiti e lì sicuramente la EST è rinata dalle sue ceneri e lo ha fatto grazie anche all’irlandese.

Il libro si conclude con lei che descrive il periodo tra il 2021 e il 2022 come il suo anno preferito nel professional wrestling perché ha potuto esplorare una nuova parte di sé e mandare over un nuovo talento [Bianca Belair ndr.], dicendo che anche se non è la wrestler migliore della storia, è felice di fare del wrestling la sua arte e che si è sentita finalmente completa con la sua famiglia al suo fianco e la disciplina con tutte le sue esperienze tra alti e bassi.

A chi consiglio il libro

Onestamente consiglierei questa lettura a chiunque: dal fan di Becky Lynch nello specifico, al fan della WWE, del professional wrestling, ma anche a chi non segue la disciplina perché comunque ti dà una prospettiva di come funziona il wrestling spesso discriminato. È una lettura semplice, che scorre bene e che non annoia mai.

Considerazioni finali

Io sono una grandissima fan di Becky Lynch, è stata colei che mi ha ricondotta al wrestling dopo tantissimi anni di pausa, e leggere della sua vita e carriera mi ha onestamente emozionata e mi ha fatto piacere scoprire lati di lei che non conoscevo. So che o la ami o la odi, non c’è una via di mezzo, ma è così bello leggere, in mezzo a tutti quei dubbi, dei passaggi che ti fanno capire quanto sia stato fondamentale per lei l’aver trovato la sua strada con il professional wrestling, che ovviamente ha influenzato la sua vita anche a livello personale dandole una famiglia. Ognuno di noi può avere le sue cose, vivere la vita in un certo modo e crearsi intorno quella bolla di dubbi e incertezze, ma se dentro di noi sentiamo di essere attratti verso un sogno, non ignoriamo la cosa, inseguiamo quel sogno.

Vi voglio lasciare con le righe finali del libro perché le ho trovate molto belle e mi sono rivista in quello che lei ha scritto, consigliandovi ovviamente di acquistare il libro il prima possibile:

Non mi sono mai considerata una persona di successo, ho sempre cercato di fare un po’ di più [di quello che facevo], di essere ancora di più [di quella che ero], di inseguire più cose. Quel circolo vizioso è diventato abbastanza stancante finché non ho realizzato di avere tutto quello che ho sempre sognato di avere da quando ero una bambina. La mia famiglia, il mio lavoro dei sogni, i miei amici. Per la ragazza che è sempre stata ordinaria in ogni aspetto della sua vita – altezza ordinaria, peso ordinario, ansie ordinarie, voti ordinari, un’educazione ordinaria – ho avuto la possibilità di fare alcune delle cose meno ordinarie di sempre. Non sono la vostra ordinaria ragazza ordinaria.

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