Mae Young Classic: è davvero servito a qualcosa?

Un po’ di tempo fa mi è stato chiesto se secondo me il Mae Young Classic, torneo organizzato dalla WWE in onore della grandissima Mae Young per scovare i talenti nel mondo del wrestling femminile, è servito a qualcosa. Ovviamente sono tanti gli aspetti da analizzare per poter rispondere a questa domanda e forse su due piedi è difficile dare una risposta complessa, ma possiamo fortunatamente farlo con più calma, o meglio, lo farò io per voi, voi dovrete solo leggere ed eventualmente trarre le vostre conclusioni e farmi sapere se la pensate o meno come me. 

Ma, prima di darvi una risposta definitiva, dobbiamo partire ovviamente dall’inizio e, quando dico inizio, dico che dobbiamo partire da Mae Young.

Vita e carriera di Mae Young

Johnnie Mae Young nasce a Sand Springs in Oklahoma il 12 marzo 1923 e si appassiona rapidamente al professional wrestling approcciandosi alla disciplina con uno stile decisamente più amatoriale, iniziando il suo percorso nel team maschile della sua scuola superiore. 

A soli 15 anni, durante uno show a Tulsa, tenta di sfidare la campionessa femminile di quel tempo, la leggendaria Mildred Burke, ma finisce per sfidare e sconfiggere l’avversaria di Mildred, attirando l’attenzione del booker Billy Wolfe, marito e manager della campionessa. Due anni dopo, sotto l’ala di Mildred Burke che si prende la briga di allenarla, Mae Young si dedica con tutta se stessa a diventare una professional wrestler. 

Reperire filmati dei suoi tempi d’oro dentro al quadrato è praticamente impossibile, si trovano solo alcune clip, e questo ci impedisce di vivere al 100% la sua figura da donna che ha fatto la storia nel wrestling, ma non è difficile capire comunque l’importanza che ha avuto in questo business. Del suo periodo in WWF/WWE invece, possiamo già trovare decisamente più testimonianze, ma siamo ad un punto della carriera e vita di Mae Young, che ormai è diventata un’anziana signora (76 anni), in cui la donna si dedica al comedy e un po’ al trash. Successivamente a questo periodo, la donna subisce dei colpi sul ring allucinanti, che la fanno apparire agli occhi dei fan di wrestling come una totale badass: si scoprirà qualcosa di più sulla sua carriera nel documentario dedicato alle wrestler della vecchia generazione, “Lipstick and Dynamite”, che purtroppo è reperibile solo su Amazon Prime Video, ma non per l’Italia, ed è difficile trovarlo altrove.

Nel 2008 la WWE decide di inserirla, all’età di 85 anni, nella sua Hall of Fame. Durante la cerimonia la wrestler, introdotta da Pat Patterson, ci racconta un po’ la sua storia nella disciplina, mostrandoci ancora una volta quale forza inarrestabile sia da sempre.

Purtroppo Mae Young scompare il 14 gennaio 2014 nel South Carolina, lasciandoci però un’eredità nel mondo del wrestling femminile che difficilmente potremmo dimenticarci.

Nella sua carriera Mae Young ha vinto

• 1x Championship Wrestling From Florida NWA Florida Women’s Champion 

• 1x (inaugurale) NWA United States Women’s Champion 

• 1x NWA Women’s World Tag Team Champion (con Ella Waldek) 

• Professional Wrestling Hall of Fame Class of 2004 

• 1x WWE Miss Royal Rumble 

• WWE Hall of Fame Class of 2008 

• 2010 Slammy Award per Knucklehead Moment of the Year

Nasce il Mae Young Classic

Ed ecco che arriva l’omaggio della WWE nei confronti di Mae Young: questo viene proposto sotto forma di un torneo che coinvolge ben 32 wrestler donne da tutto il mondo. Nel suo libro “An Encyclopedia of Women’s Wrestling”, LaToya Ferguson scrive: “Serve a fare da promemoria per ricordarci di quello per cui Mae Young ha lottato nel suo momento di massimo splendore”.

Il 23 maggio 2017 la WWE posta un comunicato sul proprio sito ufficiale riportando che il torneo si terrà in due giornate, il 13 e il 14 luglio, live dalla Full Sail di Orlando in Florida. Sul documento si legge questa descrizione: “Il torneo, che prende il nome dalla WWE Hall of Famer e una delle più grandi WWE Superstars della storia, Mae Young, sarà caratterizzato da 32 delle migliori concorrenti femminili provenienti da tutto il mondo che partecipano ad un torneo a eliminazione unica”.

Inoltre, le parole di Triple H sono: “Il Mae Young Classic segnerà un momento significativo nell’evoluzione della WWE. Siamo orgogliosi di offrire questa opportunità unica per i migliori talenti femminili di tutto il mondo”.

Successivamente la WWE ripropone questo torneo anche nel 2018, annunciandolo il 22 giugno per poi metterlo in atto l’8 e il 9 agosto, con le stesse modalità.

Mae Young Classic: prima stagione

Come citato in precedenza, la prima edizione del Mae Young Classic ha luogo nel 2017 e viene divisa in 8 episodi, più il nono che è quello della finale, che ora vi divido con i risultati:

Episodio 1

Princesa Sugehit sconfigge Kay Lee Ray

Serena Deeb sconfigge Vanessa Borne

Shayna Baszler sconfigge Zeda

Abbey Laith sconfigge Jazzy Gabert

Episodio 2

Mercedes Martinez sconfigge Xia Li

Rachael Evers sconfigge Marti Belle

Rhea Ripley sconfigge Miranda Salinas

Mia Yim sconfigge Sarah Logan

Episodio 3 

Toni Storm sconfigge Ayesha Raymond

Dakota Kai sconfigge Kavita Devi

Bianca Belair sconfigge Sage Beckett

Piper Niven sconfigge Santana Garret

Episodio 4

Candice LeRae sconfigge Renee Michelle

Lacey Evans sconfigge Taynara Conti

Nicole Savoy sconfigge Reina Gonzalez

Kairi Sane sconfigge Tessa Blanchard

Episodio 5

Abbey Laith sconfigge Rachael Evers 

Piper Niven sconfigge Serena Deeb

Mercedes Martinez sconfigge Princesa Sugehit

Kairi Sane sconfigge Bianca Belair

Episodio 6

Toni Storm sconfigge Lacey Evans

Shayna Baszler sconfigge Mia Yim

Dakota Kai sconfigge Rhea Ripley 

Candice LeRae sconfigge Nicole Savoy 

Episodio 7

Mercedes Martinez sconfigge Abbey Laith

Shayna Baszler sconfigge Candice LeRae

Toni Storm sconfigge Piper Niven

Kairi sane sconfigge Dakota Kai

Episodio 8

Shayna Baszler sconfigge Mercedes Martinez 

Kairi Sane sconfigge Toni Storm

Episodio 9 (Finale)

Kairi Sane sconfigge Shayna Baszler vincendo il primo Mae Young Classic

Questa prima stagione ha dato spazio a 32 wrestler, come già detto, provenienti dai seguenti paesi: Stati Uniti, Inghilterra, Nuova Zelanda, India, Giappone, Germania, Scozia, Corea del Sud, Messico, Australia, Brasile e Cina. Quindi non si può di certo dire che non siano state scovate atlete con molte differenze culturali, atletiche, fisiche, che possono giovare alla divisione femminile della WWE e non solo. 

Sicuramente tra questi nomi avrete già notato alcune worker che hanno proseguito il loro percorso nella compagnia di Stamford, ottenendo anche grandi risultati, e altre che invece hanno lasciato per cercare fortuna altrove. Ma di questo parleremo nello specifico più avanti.

Personalmente trovo che sia stata un’ottima stagione, bello il commento di JR affiancato dalla Hall of Famer Lita, ottimo il tempo dato alle atlete nei vari match, cosa da non sottovalutare dato che solitamente i tornei vengono resi il più brevi possibile, ma si vede che qui c’è stata cura nei dettagli, anche nell’incrocio delle singole atlete con le proprie avversarie. 

Oltre i nomi scritti qui sopra, ci tengo a dire che nella lista delle partecipanti comparivano anche alcuni nomi di riserva, in caso di infortunio: Barbi Hayden, Deonna Purrazzo, Jessica James, Lei’D Tapa, Nicole Matthews. Le prime tre erano lì in rappresentanza degli Stati Uniti, mentre le altre due rispettivamente di Tonga e del Canada. Inoltre Tegan Nox avrebbe dovuto partecipare per il Galles, ma è stata rimpiazzata da Miranda Salinas per i suoi soliti problemi al ginocchio.

Mae Young Classic: seconda stagione

Anche qui, esattamente come per l’anno precedente, gli episodi sono 8 più la finale, che meravigliosamente si è tenuta nel primo pay-per-view tutto al femminile nella storia della WWE, ovvero Evolution.

Ma procediamo per gradi e vediamo anche qui i risultati:

Episodio 1

Tegan Nox sconfigge Zatara

Rhea Ripley sconfigge MJ Jenkins 

Lacey Lane sconfigge Vanessa Kraven

Meiko Satomura sconfigge Killer Kelly

Episodio 2

Deonna Purrazzo sconfigge Priscilla Kelly 

Zeuxis sconfigge Aerial Monroe

Kacy Katanzaro sconfigge Reina Gonzalez

Mercedes Martinez sconfigge Ashley Rayne

Episodio 3

Kaitlyn sconfigge Kavita Devi

Toni Storm sconfigge Jinny

Xia Li sconfigge Allysin Kay

Episodio 4

Hiroyo Matsumoto sconfigge Rachael Evers 

Taynara Conti sconfigge Jessie Elaban

Nicole Matthews sconfigge Isla Dawn

Io Shirai sconfigge Xia Brookside

Episodio 5

Toni Storm sconfigge Hiroyo Matsumoto

Rhea Ripley sconfigge Kacy Catanzaro

Lacey Lane sconfigge Taynara Conti

Meiko Satomura sconfigge Mercedes Martinez 

Episodio 6

Io Shirai sconfigge Zeuxis

Deonna Purrazzo sconfigge Xia Li

Tegan Nox sconfigge Nicole Matthews

Mia yim sconfigge Kaitlyn

Episodio 7

Meiko Satomura sconfigge Lacey Lane

Io Shirai sconfigge Deonna Purrazzo

Rhea Ripley sconfigge Tegan Nox

Toni Storm sconfigge Mia Yim

Episodio 8

Toni Storm sconfigge Meiko Satomura

Io Shirai sconfigge Rhea Ripley 

WWE Evolution 2018 (finale)

Toni Storm sconfigge Io Shirai vincendo il secondo Mae Young Classic

Anche qui il livello è sicuramente alto e vediamo anche un miglioramento in ring e a livello di personaggio di alcune atlete che avevano già partecipato l’anno precedente.

Questa volta rispetto alla prima ci sono forse più atlete in rappresentanza degli Stati Uniti, ma abbiamo anche altri paesi, ovviamente, come: Giappone, Scozia, Inghilterra, India, Portogallo, Canada, Australia, Brasile, Galles, Nuova Zelanda, Cina, Cile e Puerto Rico.

Sicuramente, come in precedenza, riconoscerete nomi molto importanti per WWE NXT, ma anche per altre federazioni.

La particolarità di questo torneo nel 2018, come accennato anche prima, è quello di vedere una finale a dir poco spettacolare durante Evolution, con Toni Storm e Io Shirai che eseguono un match molto molto bello e combattuto.

Che fine hanno fatto queste atlete?

Ovviamente, prima di rispondere alla domanda che sta alla base di questo articolo, dobbiamo assolutamente andare a riprendere i nomi citati nei vari match per capire se davvero queste worker sono riuscite a diventare qualcuno nel professional wrestling. 

Vi anticipo già che nell’analisi non terrò in considerazione la loro carriera precedente all’anno 2017/18, perché logicamente noi dobbiamo capire se il torneo è riuscito a dare loro una spinta in più, ma è comunque importante ricordare che molte di loro erano già qualcuno prima di approdare in WWE. Inoltre vi prego di tenere da conto la data della pubblicazione di questo articolo, ovvero il 28 aprile 2022, in quanto le carriere delle wrestler citate potrebbero anche cambiare più avanti.

Partendo dalla prima stagione e proseguendo con la seconda, sicuramente non possiamo non citare quelle che effettivamente sono rimaste in WWE per proseguire la loro carriera con la compagnia o che sono rimaste per un po’ e poi se ne sono andate:

Kay Lee Ray (Alba Fyre): è la campionessa fino ad oggi (2022) più longeva nella storia di NXT UK. Ora si trova negli Stati Uniti come parte di NXT.

Shayna Baszler: è ricordata come una grande campionessa a NXT, molto dominante. Al momento giusto sale nel main roster sfidando una delle più grandi, Becky Lynch, in una faida che le porta a Wrestlemania 36. Riesce poi a diventare campionessa di coppia due volte nel main roster e ora continua il suo percorso.

Mercedes Martinez: con la sua esperienza da veterana, Mercedes aiuta sicuramente molte giovani atlete a fare ottimi match e ad imparare qualcosa a NXT. Purtroppo, dopo aver tentato di mandarla nel main roster nella Retribution e aver tentato di farla diventare campionessa a NXT, la WWE la lascia andare nel 2021 e lei si sposta in All Elite Wrestling, dove tra l’altro era già stata prima di scegliere di firmare con la WWE.

Xia Li: è la prima donna proveniente dalla Cina a firmare un contratto con la WWE. Dopo un bel periodo da face, viene inserita in una storyline con una stable, Tian Sha, che funziona alla grande. Nel 2021 però la WWE la porta nel main roster, dove tuttora sta cercando di farsi strada.

Rhea Ripley: un nome che parla da solo. Ex campionessa NXT, ex campionessa di Raw, ex campionessa di coppia… Rhea è ad un passo dal diventare Grand Slam Champion a soli 26 anni. Un talento davvero straordinario sulla quale la compagnia punta il tutto e per tutto e che non solo è il presente del wrestling femminile, ma anche il futuro.

Mia Yim: purtroppo la WWE forse non riesce a sfruttarla al massimo delle sue potenzialità come dovrebbe, ma non c’è dubbio che si sia guadagnata il rispetto delle colleghe. Attualmente non ha ancora deciso se unirsi al marito Keith Lee in AEW, ma sta riprendendo pian piano ad esibirsi.

Sarah Logan: impossibile non citarla come parte della Riott Squad, anche perché in singolo in WWE non combina molto prima di essere rilasciata dalla compagnia.

Toni Storm: una delle giovani più promettenti di questo business, ex campionessa NXT UK e vincitrice del Mae Young Classic dell’anno successivo. Purtroppo in WWE non decolla come ci si aspetta, soprattutto negli Stati Uniti, e a seguito di alcuni problemi personali con il suo rapporto con il wrestling, complice anche il booking della compagnia, quando sale nel main roster decide dopo poco tempo di chiedere il rilascio. Nel 2022 approda in AEW alla ricerca dell’amore perduto per la disciplina (parole sue durante un’intervista).

Dakota Kai: altra ragazza di talento che a NXT sperimenta di tutto e forse sarebbe pronta per il main roster, ma la compagnia la tiene ancora un po’ nel territorio di sviluppo. Due volte campionessa di coppia di NXT, anche lei sicuramente destinata a grandi cose.

Kavita Devi: su di lei la compagnia punta per l’espansione in India, ma purtroppo a causa di alcuni problemi in famiglia, dovuti anche alla pandemia, chiede il rilascio e lo ottiene nel 2021.

Bianca Belair: la EST che a NXT non ha mai vinto la cintura, ma che nel main roster trova il suo successo. Non solo diventa una delle atlete di punta della compagnia, ma in poco tempo dal suo debutto vince la cintura di SmackDown e quella di Raw e riesce a schienare 3/4 delle Four Horsewomen. Anche lei, come Rhea Ripley, è il presente e anche il futuro del wrestling femminile.

Piper Niven (Doudrop): come Kay Lee Ray, fa la sua fortuna a NXT UK e, nonostante la stazza importante, è un talento fantastico sul ring. Il suo debutto nel main roster non è dei migliori, ma ora si è decisamente ripresa e se sfruttata bene può fare grandi cose; abbiamo infatti visto come lavora se messa sul ring con atlete del calibro di Becky Lynch e Bianca Belair. 

Santana Garrett: purtroppo anche lei ha un ruolo marginale a NXT e nel 2021 viene licenziata e approda in All Elite Wrestling.

Rachael Evers (Rachael Ellering): figlia d’arte, rimane con la compagnia dal 2016 al 2020, ma più nello specifico firma ufficialmente nel 2019 quando può iniziare ad esibirsi seriamente, però purtroppo subisce quasi subito un infortunio e quando arriva la pandemia viene rilasciata dalla compagnia. Dopo due brevi apparizioni in AEW, approda ad IMPACT Wrestling dove vince anche i titoli di coppia, ma nel 2022 lascia la compagnia.

Candice LeRae: una wrestler straordinaria capace di tutto, anche di prendere per mano una rookie come Indi Hartwell e trasformarla in oro. Al momento della stesura dell’articolo teoricamente il suo contratto è scaduto, ma essendo in maternità non si sa nulla sul suo futuro. Un bel grazie per le cose fantastiche che ha fatto, però, è doveroso: ci ha regalato delle contese che difficilmente ci dimenticheremo.

Lacey Evans: anche se a tratti sul ring è ancora un po’ acerba, la sua personalità conquista la WWE e il WWE Universe, portandola a ottenere risultati anche abbastanza importanti per la divisione femminile, come il primo match con due donne in Arabia Saudita insieme a Natalya nel 2019. Dopo una pausa per maternità, anche lei torna nel 2022 e sembra proseguire il suo percorso con la compagnia. 

Taynara Conti: purtroppo durante la sua permanenza in WWE non è possibile vedere molto e quello che vediamo è abbastanza acerbo. Dopo il suo addio si sposta in AEW dove migliora tanto e mette in mostra ciò che ha imparato (quando non è impegnata con Sammy Guevara).

Kairi Sane: mi sembra quasi superfluo parlare di questa straordinaria Joshi che durante la sua permanenza in WWE diventa campionessa di NXT e poi campionessa di coppia insieme ad Asuka. Le due formano uno dei migliori tag team femminili della compagnia e riescono a far divertire tutti. Kairi torna in Giappone poco dopo lo scoppio della pandemia e ora possiede una palestra ed è tornata a collaborare con la Stardom, dove tutto per lei è iniziato. 

Tegan Nox: purtroppo i suoi problemi alle ginocchia non sono clementi con lei e la portano a rimanere fuori dalle scene per parecchio tempo a singhiozzo, ma il suo talento è innegabile e fa ottimi match nella compagnia.

Meiko Satomura: solo pronunciare il suo nome fa sentire i brividi. Una vera leggenda che alla fine si unisce a NXT UK e porta via il titolo a Kay Lee Ray diventando campionessa. The Final Boss, questo è il suo nickname.

Deonna Purrazzo: molti incolpano la WWE di aver sprecato un talento come il suo. Io ritengo che la cosa sia invece reciproca e posso argomentare la mia opinione, anche se forse molte persone non saranno d’accordo con me. Lei in un’intervista ha detto che la compagnia spingeva molto sul farle imparare come farei promo, mentre lei voleva solo lottare: ecco, io credo che il suo problema stia proprio nei promo; sul ring è anche brava, ma le manca qualcosa a livello di personaggio. Dalla parte della WWE probabilmente dovevano capire di più il suo potenziale e trovare un equilibrio per farla lavorare bene. Sono comunque felicissima di vederla dov’è ora con IMPACT, ha sicuramente avuto il suo riscatto sotto un certo punto di vista. Proprio in questa compagnia infatti diventa campionessa, non solo, ma anche doppia campionessa quando conquista il titolo Knockouts e poi quello della AAA Reina de Reinas. Poco dopo riesce anche a conquistare la cintura della ROH.

Priscilla Kelly (Gigi Dolin): anche se ci è voluto un po’ più di tempo per vederla in azione in WWE, alla fine nel 2020 arriva e, dopo un po’ di lavoro lento per introdurla a dovere, arriva Mandy Rose dal main roster e la prende sotto la sua ala e la guida insieme a Jacy Jayne per diventare non solo campionessa di coppia, ma anche una delle Superstar donne più sotto i riflettori in questo momento in tutta la compagnia, con la stable delle Toxic Attraction che non sbaglia un colpo.

Kacy Catanzaro (Katana Chance): ex ninja praticamente, porta le sue abilità sul ring unendosi anche a Kayden Carter, la sua migliore amica, per formare un ottimo tag team. Anche se non sono ancora arrivate all’oro, Kacy si toglie comunque qualche sassolino dagli stivaletti da wrestling, come partecipare alla Royal Rumble.

Jinny: la sua figura regale viene proposta a NXT UK, anche se si pensa possa arrivare presto anche negli Stati Uniti data la sua unione con Gunther nella vita privata.

Reina Gonzalez (Raquel Gonzalez/Raquel Rodriguez): figlia di un wrestler famoso, colei che oggi tutti conosciamo meglio come Raquel Gonzalez debutta al fianco di Dakota Kai a NXT per fare una scalata veloce ma esaustiva, prima di diventare con lei campionessa di coppia e poi campionessa in singolo. Oggi è passata a SmackDown e il suo futuro sembra davvero brillante.

Isla Dawn: anche lei trova il suo spazio a NXT UK e in questo momento, mentre sto scrivendo l’articolo, è inserita in una storyline per il titolo femminile contro Meiko Satomura. 

Xia Brookside: altro giovanissimo talento che approda a NXT UK, dove sta cercando di farsi strada, ma il tempo per crescere c’è sempre. 

Jazzy Gabert (Alpha Female): un’altra atleta che finisce a NTX UK nel 2019, che ha anche un bel po’ di occasioni mettendosi in mostra al fianco di Jinny o Rhea Ripley. Nel 2020 lascia la compagnia dopo la scadenza del contratto.

MJ Jenkins: rimane per un po’ di tempo a NXT facendo più che altro match negli house show. Successivamente fa qualcosa anche in AEW e in GCW.

Lacey Lane (Kayden Carter): come Kacy Catanzaro, anche lei rimane in WWE a NXT e si impegna molto soprattutto nella scena tag team dove speriamo tutti di vederla nel main roster.

Killer Kelly: firma un contratto con la WWE e viene assegnata al territorio di sviluppo di NXT UK dove purtroppo colleziona una serie di sconfitte fino a che nel 2020 non lascia la compagnia.

Jessie Laban (Jessi Kamea): lei ottiene effettivamente un contratto con NXT e fa qualche match sia in singolo che in coppia anche in tv, unendosi addirittura al Robert Stone Brand. Nel 2021 però viene rilasciata. Al momento della stesura di questo articolo non sta più lottando.

Io Shirai: le sue gesta sul ring parlano da sole. In poche tempo riesce conquistare il pubblico con le sue mosse aeree e diventa campionessa disputando anche un ottimo match contro Charlotte Flair e Rhea Ripley. Nel 2021 diventa campionessa di coppia con Zoey Stark e nel 2022 vince il Women’s Dusty Rhodes Tag Team Classic con Kay Lee Ray. Ci aspettiamo di vederla nel main roster presto.

Ora invece vediamo alcune delle wrestler che, anche se non hanno trovato posto in WWE, sono andate altrove o hanno fatto altro: 

Princesa Sugehit: anche se non rimane in WWE, torna nella sua terra, il Messico, dove continua a lavorare con la CMLL, una delle principali compagnie del paese.

Serena Deeb: in realtà potevo tranquillamente citarla nella categoria di sopra, ma la verità è che, sì, ha un passato in WWE, ma dopo il Mae Young Classic si sposta in altre compagnie negli Stati Uniti, infatti diventa campionessa in NWA e attualmente sta facendo un ottimo lavoro in All Elite Wrestling, sia come lottatrice attiva che come produttrice backstage.

Zeda: dopo solo pochi house show della WWE, nel 2018 viene rilasciata e prosegue in MLW, apparendo poi anche in AEW a Dark nel 2021.

Abbey Laith (Kimber Lee): anche lei qualcosa riesce a fare in WWE a NXT, ma poi viene rilasciata nel 2018 e dal 2020 ad oggi è parte di IMPACT Wrestling, dove riesce già ad avere una carriera più costruita. Per ora però non si vede più sugli schermi, anche a causa di alcuni problemi personali.

Miranda Salinas (Miranda Alize): dopo questa esperienza va in Giappone per cercare successo in Stardom, combattendo anche per una delle cinture. Nel 2019 passa alla Title Match Wrestling, dove ha un bel palcoscenico unendosi anche ad una stable. Nel 2020 appare in due match ad IMPACT Wrestling e AEW Dark.

Ayesha Raymond: non è facile reperire molte informazioni sul suo conto, ma quello che emerge dalle mie ricerche è che principalmente continua ad esibirsi in diverse compagnie indipendenti, alcune anche dedicate solo alle donne. 

Sage Beckett: dal suo rilascio nel 2018 da NXT, la wrestler smette di lottare e stando ai suoi social media fa un po’ di tutto e come sport si dedica al Jiu Jitsu.

Renee Michelle: la sua esperienza in WWE dopo il torneo è legata soprattutto al marito Drake Maverick mentre, se usciamo fuori dalla compagnia dei McMahon, Renee appare anche ad IMPACT e in alcuni episodi di AEW Dynamite e AEW Dark/Dark Elevation, oltre ad essere attiva in alcuni show indipendenti.

Nicole Savoy: la sua carriera si concentra soprattutto in Ring of Honor, con anche un’apparizione in AEW. Nel 2021 però l’MLW, che inizia a ricostruire la sua divisione femminile, la mette sotto contratto e attualmente, anche se non sta facendo molto, teoricamente è con la compagnia. Da precisare che aveva subito un infortunio subito dopo la firma del contratto.

Marti Belle: dopo la sua partecipazione al Mae Young Classic inizia ad esibirsi per diverse compagnie indipendenti, prima di arrivare anche in Ring of Honor. In seguito fa la storia insieme ad Allysin Kay come tag team The Hex, vincendo nel 2021 per la prima volta dopo anni (dal 1984) i titoli di coppia femminili dell’NWA. 

Allysin Kay: esattamente come Marti Belle, anche lei trova fortuna tra la Ring of Honor e l’NWA, vincendo diverse cinture. 


Tessa Blanchard:
 figlia del leggendario Tully Blanchard, la sua carriera non prosegue nel migliore dei modi, infatti molti colleghi riconoscono che non sia una persona esattamente piacevole backstage. La sua fortuna però è quella di approdare ad IMPACT Wrestling, dove riesce a fare grandi cose, come quella di conquistare il titolo massimo maschile, che le viene revocato quando la compagnia la rilascia cinque giorni prima della scadenza del contratto a causa dei problemi citati in precedenza. Attualmente sta continuano ad allenarsi e fa parte della WOW (Women Of Wrestling), promotion interamente al femminile che è stata rilanciata poco tempo fa e dovrebbe iniziare a ritrasmettere il proprio prodotto in autunno. Nel progetto è coinvolta anche AJ Lee.

Zatara: anche su di lei non ci sono molte informazioni, ma sembra che stia proseguendo la sua carriera in alcune compagnie indipendenti in Cile.

Vanessa Kraven: purtroppo per lei è più una questione di sfortuna, infatti qualche mese dopo aver partecipato al torneo si rompe gamba e caviglia durante uno show indipendente e smette di lottare prima di annunciare nel 2020 il suo ufficiale ritiro dal ring. 

Zeuxis: anche per lei la carriera sta continuando nelle compagnie indipendenti.

Aerial Monroe (Big Swole): dopo la sua avventura nel torneo, diventa campionessa in Rise Wrestling prima di essere messa sotto contratto con l’AEW dove ha la possibilità di mettersi in mostra in una faida contro Britt Baker. Verso fine 2021 comunica di aver deciso di non rinnovare con la compagnia e ha anche uno scontro con Tony Khan quando cerca di spiegare che nella compagnia non c’è molta diversità e lui l’attacca sui social. La wrestler soffre inoltre del Morbo di Crohn e di conseguenza ha spesso problemi fisici che vanno ad influire sul suo lavoro.

Ashley Rayne (Madison Rayne): su di lei ci sarebbe sicuramente da citare tutta la carriera che ha preceduto il Mae Young Classic, che la consacra già come una grande worker nel mondo del professional wrestling, ma dopo il torneo fa qualche match in varie compagnie e torna ad IMPACT dove attualmente è campionessa di coppia insieme ad un’altra ex WWE, Emma, che ora si fa chiamare Tenille Dashwood. 

Kaitlyn: anche per lei ci sarebbe da parlare della sua carriera in WWE prima del torneo, mentre dopo non fa moltissimo in realtà, continuando però a tenersi in forma. In una recente intervista con Renee Paquette dice che si è pentita di come ha lasciato il wrestling, ma che al tempo non stava bene con se stessa, soprattutto mentalmente.

Hiroyo Matsumoto: la sua carriera, come quella di molte Joshi che non riescono ad esplodere nelle major americane, si sposta in Giappone dove fa qualche match in varie federazioni compresa la Stardom.

Nicole Matthews: prosegue il suo percorso sul ring più che altro in Canada, il suo paese natale. Fa qualcosa anche con la EVE, la Shimmer e la Rise, che sono compagnie indipendenti molto conosciute. 

Ma quindi, il Mae Young Classic è davvero servito a qualcosa?

La risposta è: assolutamente sì. Ma procediamo per gradi, altrimenti ci perdiamo.

Questo torneo viene organizzato dalla WWE per dare una piattaforma alle wrestler, permettere loro di farsi conoscere, per essere eventualmente assunte dalla WWE stessa o per essere assunte da altre compagnie. E questo scopo a noi non è assolutamente estraneo, infatti un discorso del genere lo ha fatto anche Mickie James parlando del primo pay-per-view tutto al femminile dell’NWA, ovvero NWA EMPOWERRR, che effettivamente ha svolto molto bene il suo lavoro, come d’altronde ha fatto il Mae Young Classic. Forse la WWE, in questo caso, rileggendo anche le parole di Triple H, lo fa un po’ indirettamente, ma che sia diretto o indiretto poco importa, l’importante è il risultato finale.

Per farvi capire dall’interno com’è stato percepito il lavoro di Triple H per la divisione femminile a NXT, vi lascio queste parole di qualche giorno fa pronunciate da Becky Lynch durante un’intervista concessa a Drew Garabo: “Triple H non ci ha mai trattato in maniera diversa dai nostri colleghi uomini. Si è sempre assicurato che ricevessimo il giusto trattamento a NXT. Ci ha aiutato a crescere, oltre ad averci dato l’opportunità di metterci in mostra”.

Proseguendo, il nome non è stato scelto a caso, infatti è dedicato ad una donna che si è fatta strada nel mondo del professional wrestling, prettamente maschile, e ha fatto della sua carriera non solo qualcosa per se stessa, ma anche per le altre donne. Quindi vi dico che dovrebbe bastarvi leggere i nomi e le descrizioni che ho fatto qui sopra per capire che sì, di Mae Young ce n’è una sola, ma che la sua memoria e il suo lavoro vivono negli sforzi di ognuna delle donne straordinarie che hanno partecipato al torneo, sforzi che non solo hanno giovato alla loro carriera singolarmente, ma anche a quelle delle colleghe che si sono scontrate con loro o che verranno dopo di loro.

Se la domanda fosse stata: il Mae Young Classic è servito davvero a qualcosa solo per la WWE? Allora forse la risposta sarebbe stata diversa, perché indubbiamente la compagnia qualcosa ci ha guadagnato, ma ci ha anche perso altrettanto. Invece no, è un generale “è servito a qualcosa” che si applica alle wrestler e al mondo del wrestling femminile. Qualcuna di loro ha partecipato e poi è andata avanti con la WWE e altre hanno trovato successo altrove diventando anche campionesse o se hanno smesso è stato per propria scelta, che fosse forzata da cause esterne o meno, quindi direi che nel complesso è stato un gran successo.

Anche se mi rendo conto che alcune volte i tornei possono sembrare una cosa superficiale, soprattutto quelli ripetuti spesso o che trovano spazio nelle puntate settimanali un po’ così per riempire i vuoti, il Mae Young Classic rappresenta invece l’impegno che la compagnia ha voluto mettere nella ricerca delle prossime stelle da far brillare nel mondo del professional wrestling femminile. La diversità sotto i vari punti di vista, come quello della provenienza, del lottato e delle gimmick, è un chiaro segnale di come il torneo dovesse solo essere un trampolino di lancio per poi far atterrare ognuna di loro dove ritenesse più opportuno, trovando una casa con la forma perfetta da poterle ospitare. The Nightmare Rhea Ripley è un personaggio perfetto per la WWE? Va bene, rimani qui con noi. Serena Deeb è troppo tecnica e si concentra più sul lottato che sulla parte dell’intrattenimento? Okay, allora che vada in NWA e AEW per trovare la sua felicità sul ring. E come queste due, che sono i primi esempi che mi sono usciti spontanei, il discorso vale per tutte le altre. Se un worker non funziona in una compagnia, non vuol dire che non possa funzionare altrove. Da qualche parte bisogna pur iniziare no? Allora perché non farlo dal Mae Young Classic, dove ogni singola entrata, ogni singola mossa, ogni singola vittoria e sconfitta, possono servire a qualcosa.

Per farvi capire ulteriormente l’importanza che questo torneo ha avuto per alcune di loro, Bianca Belair, durante la sua intervista nel podcast Complex Unsanctioned (che trovate qui), ha detto che è stata la sua partecipazione al Mae Young Classic che le ha fatto capire che voleva davvero fare questo, che voleva essere una professional wrestler. 

La WWE dovrebbe organizzare un altro Mae Young Classic?

Ora che abbiamo esplorato tutto quello che dovevamo esplorare e ora che abbiamo risposto al quesito, ovviamente è legittimo anche chiedersi se sia opportuno da parte della WWE organizzare un’altra edizione del torneo.

In linea di massima direi di sì, perché è una buona idea, è un’idea pratica che può tornare utile in tantissimi modi diversi, ma diciamo che dal 2017/2018 le cose sono parecchio cambiate all’interno della compagnia. Partiamo dal fatto che vengono fatti dei tryout molto specifici e duri per selezionare chi merita di stare in WWE e chi no, a volte portati avanti anche per giorni, quindi c’è già modo di testare i vari worker. Dopo esser entrati al Performance Center, ci sono i diversi allenamenti, a volte fatti anche con wrestler professionisti che sono nel main roster, com’era capitato ad esempio con Becky Lynch e Indi Hartwell nel 2021, quindi quello è un’ulteriore test. E andando ancora avanti, prima di approdare nel main roster, ora abbiamo NXT 2.0, che ha fatto tornare NXT ad essere il territorio di sviluppo che era una volta, che si accompagna a NXT Level Up, show dove i rookie possono mettersi alla prova anche davanti ad un pubblico. Ecco, tutti questi elementi messi insieme formano già un bell’ammontare di tempo, soldi ed energie per trovare i nuovi talenti, quantomeno in WWE. Certo, poi qualcuno viene rilasciato e va comunque altrove, oppure è la stessa WWE che scova i lottatori free agent che ad esempio lottano a AEW Dark o Dark Elevation; diciamo che ormai è facile osservare e decidere, perché le piattaforme, non solo con le major, sono infinite. Pensiamo ad esempio a Rok-C, ora conosciuta come Roxanne Perez a NXT,  che è stata scovata mentre lottava in ROH o ad IMPACT ultimamente, quando ha ceduto il titolo a Deonna Purrazzo, probabilmente anche grazie a Booker T che ha messo una buona parola per lei dato che l’ha allenata lui stesso nella sua scuola. Oppure mi viene in mente anche il NIL program (Next In Line) che la WWE ha avviato con i vari college per guidare giovani atleti al successo sui propri ring.

Forse, mi azzarderei a dire che potrebbero fare una cosa simile per i tag team dato che la situazione di quella categoria è sempre di più da mani tra i capelli perché non ci sono coppie che effettivamente siano tali e c’è necessità di ridare prestigio alle cinture di coppia femminile perché no, non vanno tolte, ogni cintura conta, bisogna solo migliorare il booking. Voi direte giustamente che esiste il Dusty Rhodes Classic, ma quella è un’altra cosa, quella deve essere un’ulteriore celebrazione ai tag team, non un torneo per crearli, anche perché come abbiamo già visto spesso durano pochissimo prima di dividersi e sono formati dalle prime due atlete che capitano sotto gli occhi della dirigenza.

NXT Women’s Breakout Tournament 2022

Questo paragrafo lo sto aggiungendo mercoledì 27 aprile 2022, due giorni prima dalla pubblicazione dell’articolo, a seguito dell’annuncio fatto la scorsa notte a NXT. La compagnia infatti, durante la puntata dello show di sviluppo, ha annunciato che farà il suo primo NXT Women’s Breakout Tournament, la cui controparte maschile abbiamo già visto altre volte. Sicuramente sarà più breve del Mae Young Classic e parteciperanno solo wrestler effettivamente già sotto contratto e parte del Performance Center, però sarà comunque un’ottima opportunità per le ragazze di mettersi in mostra. Da una parte ritengo fosse più carino tenere un torneo in memoria di Mae Young, ma qualsiasi palcoscenico alla fine va benissimo per dare sempre più spazio non solo alle donne, ma in generale ai giovani atleti. 

Ho preferito aggiungere successivamente questa notizia come una cosa in più evitando di modificare il resto dell’articolo, perché comunque preferisco conservare le considerazioni fatte antecedentemente all’annuncio, perché le ritengo valide e perché ci ho comunque lavorato molto.

Magari un giorno ci troveremo a rifare le stesse considerazioni anche su questo torneo, rispondendo alla stessa domanda. Ovviamente auguro buona fortuna a tutte le ragazze per questa nuova avventura.

Considerazioni finali

Tutto quello che potevo pensare e dire riguardo al Mae Young Classic l’ho espresso in questo articolo, e in realtà ringrazio anche chi mi ha posto la domanda durante una live, sono sempre felice di analizzare più nel profondo certi argomenti, avendo il tempo di elaborare meglio i miei pensieri qui sul blog.

Ci tengo a dire un’ultima cosa: non tutto deve funzionare alla perfezione o non tutto può funzionare come speriamo, ma ogni occasione è buona per mostrare il talento di queste straordinarie persone che ogni settimana ci intrattengono con così tanta passione e così tanto sacrificio. Ho molto rispetto di tutte le donne che hanno partecipato al Mae Young Classic e sono certa che anche la stessa Mae Young sia orgogliosa di tutte loro, ovunque sia in questo momento. Se speriamo di abbattere un muro rimanendo a guardarlo, non cadrà mai, ma se iniziamo a colpirlo con uno scalpello prima o poi cadrà, e questo è quello che ha sempre fatto Mae Young, quello che la WWE vuole fare con questi progetti e quello che le worker del professional wrestling stanno facendo ogni giorno. Ma attenzione, quello scalpello sta diventando un martello pneumatico.

Vi lascio con le parole dette da Stephanie McMahon nel video tributo a Mae Young: “Non ci sarà mai più un’altra Mae Young. Lei era una pioniera sotto tutti i punti di vista. Ha sfondato porte ovunque sia andata, provando che le ragazze possono fare tutto quello che fanno i ragazzi, ma meglio. Lei era una pioniera, una campionessa ed era fiera di essere una professional wrestler. Ora, celebriamo la vita della leggendaria Mae Young. Mae, la tua eredità vivrà per sempre.”

Si conclude qui anche questo articolo e io ringrazio tutti voi per averlo letto e tutte le fonti che mi hanno aiutata a recuperare il materiale audio, video e scritto, che mi è servito:

WWE Network

Wikipedia

Cagematch

Libro: “An Encyclopedia of Women’s Wrestling”, LaToya Ferguson

Libro: “Sisterhood of the Square Circle”, Pat Laprade & Dan Murphy

DVD: “Then, Now, Forever: The Evolution of WWE’s Women’s Division”

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Donne Tra le Corde non detiene nessun diritto su i marchi, immagini e loghi riferiti alla WWE inc, IMPACT Wrestling, All Elite Wrestling, NWA o altre fonti citate in questo articolo. Credits a tutti i fotografi che hanno scattato le foto presenti nell’articolo.  L’articolo è stato scritto e curato da Rachele Gagliardi, fondatrice e blogger di Donne Tra Le Corde. Traduzioni di Rachele Gagliardi. Revisione di Irene Zordan.

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