WWE Icons Beth Phoenix: tra lotte e rinascite

Il mio rapporto con Beth Phoenix è cambiato tantissimo negli anni. Quando ero piccola ricordo che facevo veramente fatica ad apprezzarla, anzi la odiavo, nel limite di odio che si può provare per un personaggio sul ring ovviamente, e non mi piaceva il suo atteggiamento verso le avversarie, mi sembrava presa e messa li per devastarle e dominare senza alcun senso logico. Fortunatamente poi quando ho ripreso ad interessarmi del wrestling ho avuto modo di documentarmi e ho finalmente compreso l’importanza della Glamazon e da quel momento è diventata una delle mie atlete preferite e una donna che ammiro profondamente.

Domenica 28 marzo, in occasione del mese dedicato alle donne, sul WWE Network è andata in onda una delle puntate della serie di documentari WWE Icons dedicata a Beth Phoenix e io ovviamente ho deciso di guardarla e non me ne sono pentita perché è davvero un bellissimo documentario che ha riportato alla mente tanti ricordi, ma mi ha anche permesso di conoscere dettagli della vita e della carriera di Beth che non conoscevo.

In questo post voglio parlarvi delle cose affrontate nel documentario per portarvi alla scoperta di questa grandissima atleta. Ovviamente vi consiglio vivamente di andare a vedere il documentario per avere un’esperienza completa. Alla fine della narrazione, che ho diviso in piccolo capitoli, vi darò la mia opinione su questo documentario, facendo un po’ di considerazioni finali.

Gli inizi

Elizabeth Koclanski, meglio conosciuta come Beth Phoenix, nasce a Elmira, New York, il 24 novembre 1980, da una famiglia di immigrati polacchi e proprio con la sua famiglia inizia a guardare il wrestling in tv, nello specifico lei e suo fratello vanno a casa dei nonni per guardarlo insieme a loro, con la nonna che è una grandissima fan. Beth un giorno torna a casa e comunica ai genitori la sua intenzione di iniziare a fare wrestling. In particolare il suo passaggio da semplice fan a wrestler avviene dopo che la ragazza vede il match di Wrestlemania X tra i fratelli Hart. Con il passare del tempo Beth inizia a chiedere alla madre di andare ad uno show di wrestling, ma i biglietti costano troppo, così Beth partecipa ad un contest che vince e finisce per andare ad una registrazione di una puntata di Monday Night Raw vedendo anche lottare Owen Hart dal vivo per una sola volta in vita sua.

Nel 1996 inizia a frequentare la scuola superiore Notre Dame nella sua città natale e si dedica a varie attività scolastiche, ma purtroppo dei disordini alimentari la mettono in crisi a causa del suo corpo differente da quello del resto delle ragazze. Beth è sempre stata una ragazza e donna muscolosa, caratteristica che la madre le dice di abbracciare e usare a suo vantaggio. A questo punto della sua vita entra in gioco Chyna, che Beth vedeva come una donna non solo muscolosa, ma anche atletica e femminile, un vero esempio per lei, che la porta ad allenarsi in palestra costantemente. Poco dopo si unisce anche alla squadra di wrestling del liceo dove si ritrova ad essere l’unica femmina e quando vince il suo primo match con un ragazzo si sente al settimo cielo. Questo suo gesto di ribellione verso una società che vede determinati sport solo per uomini, aiuta anche un’altra ragazza della scuola che decide di iscriversi alla squadra di soli maschi di lacrosse. Dopo il suo diploma Beth prova ad iscriversi a medicina al college, ma fa fatica perché il suo vero sogno è fare wrestling.

Quando entra nel mondo delle indie si fa chiamare solo Phoenix, perché nonostante le difficoltà della sua vita trova sempre il modo per rinascere dalle proprie ceneri. Un cambiamento di college poi la porta ad allenarsi con Ron Hutchison, allenatore di alcuni wrestler canadesi famosi, a Toronto.

Ad un passo dalla WWE

Il suo primo tentativo di avvicinarsi alla WWE arriva con il programma Tough Enough 3, dove viene presa facendo bella impressione, ma durante un controllo medico le viene diagnosticato un problema al cuore e così la WWE decide di rimandarla a casa.

Successivamente, attraverso un amico in comune, Beth riesce ad incontrare Molly Holly durante un meet & greet a Toronto per Wrestlemania X8 e in quell’occasione le da una sua cassetta che la wrestler visiona immediatamente con il cercatore di talenti della WWE Tom Prichard, rimanendo colpita dalla giovane ragazza così determinata. Sei mesi dopo Beth viene invitata da Molly Holly ad un allenamento delle star WWE sempre a Toronto e in quell’occasione Fit Finlay, da sempre allenatore e sostenitore delle donne nel wrestling, la fa salire sul ring per vederla lottare contro Molly Holly, ma la WWE decide poi di assumere Gail Kim tra le ragazze presenti.

L’approdo in OVW

Molly Holly introduce Beth a Nick Dinsmore che la spinge verso la OVW (Ohio Valley Wrestling) dove Danny Davis, il fondatore, le offre l’opportunità di allenarsi nella sua federazione, ma non di firmare un contratto. Quando però Beth va per pagare la sua permanenza, Danny le fa sapere che Molly Holly ha già pagato tutto perché crede in lei e nelle sue capacità.

Beth debutta nel 2004 in tv per la prima volta con la OVW, nonostante non abbia firmato un contratto. Nel frattempo cerca di entrare in WWE, ma viene rifiutata più volte per via del suo aspetto poco femminile, cosa che cerca di cambiare sentendosi molto a disagio e poco se stessa.

Purtroppo arriva un periodo buio per lei, con pochi soldi e poche energie, ma prima che possa mollare del tutto viene contattata dalla WWE, nello specifico da Tommy Dreamer, che decide di assumerla dopo aver visto di cosa è capace.

Un debutto difficile e il ritorno in OVW

Beth debutta in WWE nel 2006 assalendo Mickie James e fa il suo debutto sul ring il 5 giugno 2006 contro Victoria. Anche se Beth riesce a vincere il match purtroppo uno schiaffo troppo forte dato dall’avversaria le frattura la mandibola e Beth è costretta a ritirarsi immediatamente per essere operata.

La WWE non ha molto da offrirle dopo l’infortunio e così Beth decide di tornare in OVW per riordinare le sue idee e dare vita ad un personaggio: è qui che nasce The Glamazon, nome scelto da Beth dopo averlo sentito in Sex & The City.

Back on the road… il viaggio infinito con la WW

The Glamazon finalmente approda in WWE e da quel momento raggiunge vette altissime, sia per la sua carriera, sia per la sua vita personale:

– WWE Divas Champion x1

– WWE Women’s Champion x3

– Prima donna a combattere in un “I quit” match

– Prima donna, in coppia con Natalya, a combattere in un tables match

– Seconda donna a partecipare ad una Royal Rumble maschile

– La più giovane donna ad essere inserita nella WWE Hall Of Fame

– Partecipa alla prima Royal Rumble femminile nel 2018 e poi alla Royal Rumble 2020

– Inizia a parlare con il suo futuro marito, Edge, nel 2011

Natalya, l’amore per la famiglia e la HOF 

Lei e Natalya si conoscono già da molto tempo e questa loro unione in WWE cambia molte cose per il wrestling femminile, infatti insieme cercano di puntare più sul wrestling lottato che sulla parte divas che andava molto di moda a quel tempo.

Verso la fine del suo contratto con la WWE, Beth si sente un po’ scoraggiata perché nonostante i suoi tentativi e quelli di Natalya di cambiare le cose, la situazione per il wrestling femminile un po’ rimaneva sempre la stessa e così decise di ritirarsi nel 2012 parlando direttamente con Vince McMahon. Dopo il suo ritiro lei e Edge mettono su famiglia con le due figlie, a distanza di due anni una dall’altra, Lyric e Ruby e si sposano. Beth fa così avverare l’altro suo desiderio, oltre che essere una wrestler, essere una madre.

Cinque anni dopo il suo ritiro, nel 2017, Edge le da la notizia che la WWE desidera introdurla nella Hall Of Fame. Questo traguardo la rende molto fiera perché le da la possibilità di celebrare la sua carriera ed essere di esempio per le future generazioni di wrestler donne. 

La voce di NXT

La sua carriera in WWE va avanti da un po’ di tempo a questa parte come commentatrice a NXT. Questa carriera fuori dal ring le ha permesso di ispirare le giovani wrestler che a NXT stanno muovendo i loro primi grandi passi nel wrestling. La sua voce e la sua esperienza sono perfette per narrare le gesta degli atleti ogni settimana.

Considerazioni finali

Questo documentario è veramente ben fatto, mi piace che siano state coinvolte varie persone della sua vita per dare anche più punti di vista e far capire ai fans quanto Beth sia veramente apprezzata e rispettata da tutti nel mondo del wrestling. Ho adorato poi quante volte Beth abbia nominato Chyna, mostrando rispetto verso quella che è stata una delle donne che più in assoluto ha cambiato la visione del wrestling femminile in WWE e non solo. Queste continue citazioni a Chyna hanno anche dato modo di affrontare l’argomento corpo, che è uno dei più difficili ancora ai giorni nostri, specialmente per le donne, che spesso vengono stigmatizzate se hanno un certo tipo di corpo che per la società non è considerato standard e perfetto. Io stessa sono una donna robusta e muscolosa e spesso mi sono sentita a disagio, ma vedere donne come Beth Phoenix e Chyna e sentire le loro storie mi fa provare meno la sensazione di solitudine e più voglia di vivere me stessa per quella che sono. Ho trovato molto bello anche il punto di vista delle generazioni più giovani che hanno speso bellissime parole per Beth, sapendo che quello che ha iniziato lei loro lo stanno continuando.

In conclusione vi consiglio di andare a recuperarvi il documentario sul WWE Network, per me ne vale la pena. C’è sempre qualcosa di nuovo da imparare da queste cose, o anche qualcosa di semplicemente bello che conoscevamo già da riascoltare e rivivere. 

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