Joshi Sakè: salpiamo con KAIRI

Ben ritrovati cari lettori del blog, eccoci con il quarto post della rubrica dedicata al mondo Joshi, sono la vostra Komorebi ed oggi vorrei parlarvi di una wrestler alla quale sono sempre stata affezionata e che considero tra le mie preferite di sempre: Kairi Hojo, conosciuta ai più per il suo stint in WWE dove ha lottato con il ringname di Kairi Sane. In questo piccolo viaggio vorrei raccontarvi delle primissime fasi della sua carriera fino ad arrivare al suo arrivo in WWE. Prima però di parlarvi brevemente dei momenti chiave della sua carriera, vorrei raccontarvi della prima volta che la vidi in azione.

Il mio primo “incontro” con KAIRI

Si trattava della prima volta che guardavo un evento della STARDOM. In quel periodo avevo quindici anni e mi stavo affacciando per la prima volta al Joshi. Tra le numerose atlete di talento che offriva il roster della STARDOM, rimasi affascinata proprio da questa ragazzetta tutta energia ed eleganza che durante quell’evento si scontrava contro Konami. Quasi venti minuti di match che mi lasciarono a bocca aperta. Ero sicura che si trattasse del match femminile più bello che avessi mai visto. Eppure mi sbagliavo, perché quando volli saperne di più su Kairi, scoprì che quello contro Konami, per quanto bello ed emozionante, non era nemmeno paragonabile alla sua trilogia di incontri con Meiko Satomura o ai suoi match pazzeschi contro Mayu Iwatani e Io Shirai. Una cosa però era certa: avevo trovato la mia Joshi wrestler preferita. Tra l’altro da lì a poco si sarebbe trasferita in WWE, per giunta proprio ad NXT che in quegli anni era il mio show preferito della federazione. Era un sogno che si avverava, perché così avrei potuto seguire le sue prestazioni stellari e vederla in azione contro altre atlete del mio show preferito. 

Una passione nata per caso

E pensare che la carriera di Kairi come wrestler è stata del tutto casuale. Nata a Hikari, nella prefettura di Yamaguchi, durante l’adolescenza Kaori Hosako (questo il vero nome di Kairi) si appassiona allo Yachting, disciplina che la porterà a competere anche in gare nazionali con in palio la qualificazione per le Olimpiadi. Kairi porterà sempre nel cuore questo sport, tanto da omaggiarlo con la gimmick da principessa dei pirati per gran parte della sua carriera da wrestler. Kairi aveva però anche un’altra passione: la recitazione. Infatti, proprio durante uno spettacolo teatrale, viene notata da Fuka Kakimoto, una delle co-fondatrici della Stardom che alla fine dello spettacolo le si avvicina e le propone di fare un trial di prova per la Stardom. In quel periodo Fuka svolgeva il ruolo di talent scout ed allenatrice per la federazione che, dopo un anno di vita, era alla ricerca di nuovi talenti per ampliare il proprio roster. Avendo già sotto contratto ottime atlete per quanto riguarda il lato in ring, Fuka si stava concentrando di più sulla ricerca di ragazze che eccellessero per le doti attoriali piuttosto che per quelle sul quadrato. Certo, la totale assenza di backround nel wrestling rappresentava un problema ed il rischio che l’intuizione di Fuka fosse solo un azzardo era alto. Tuttavia, Kairi durante i primi giorni di trial mostra subito di essere molto capace dal punto di vista atletico e dimostra di imparare in fretta anche come muoversi sul ring. Fuka ha fatto bingo, perché sa di avere tra le mani un diamante grezzo da poter trasformare in un gioiello splendente. 

Kairi dal canto suo inizia a prenderci gusto e si appassiona sempre di più al wrestling giorno dopo giorno, tanto che il 14 novembre del 2011, dopo pochi mesi di allenamento, supera anche il pro test che le permette di accedere alla classe delle rookies della Stardom. Però è singolare il fatto che molti anni dopo, durante qualche intervista rilasciata dopo il suo arrivo in WWE, Kairi ammetterà di non aver mai visto un match di wrestling in vita sua prima di fare il trial con la Stardom. 

Let’s sail with the Pirate Princess!

La giovane Kairi brucia le tappe e dopo appena due mesi dal superamento del pro test, debutta anche nel roster principale con il ring name di Kairi Hojo con la gimmick della Princess Pirate che diventerà uno dei segni distintivi di questa straordinaria wrestler. Il suo match di debutto avviene il 7 gennaio del 2012, quando la giovane rookie si trova di fronte Yuzuki Aikawa, una striker dal backround tipico del Taekwondo nonché una delle stelle principali della federazione in quel periodo. Nonostante Kairi non avesse speranze di vincere quel match, le viene comunque data una discreta offensiva. Certo la giovane Kairi è ancora molto acerba e nel suo primo match ufficiale non mancano goffaggine, errori di posizione e manovre non sempre fluide, ma appare chiaro anche agli occhi dei meno esperti che la ragazza ha molto talento. Del resto la sue allenatrici al dojo erano la stessa Fuka Kakimoto che l’aveva invitata al trial in Stardom e Nanae Takahashi, ex stella della gloriosa AJW

I successivi match di Kairi sono una sequela di sconfitte, come è da prassi per le rookie che iniziano a farsi le ossa nel roster principale. Tuttavia, dopo poco più di due mesi dal suo debutto arriva anche la sua prima vittoria. Infatti, il 20 marzo 2012 Kairi è presente nella card di “Stardom the Highest” evento speciale della Stardom dove affronta un altro dei piccoli gioielli appena usciti dal dojo della federazione, un’allora sconosciuta Mayu Iwatani. Il match lo vince Kairi, dopo una buona prova da parte di entrambe. 

Durante il match la giovane Hojo mostra subito molti miglioramenti nella fluidità delle manovre e presenta un moveset più complesso rispetto ai match precedenti, oltre a mostrare anche netti miglioramenti nella psicologia del match. 

Una nuova stella del firmamento della STARDOM

Dopo l’eccellente figura nel match contro Mayu, arriva un’altra grande occasione per mostrare a tutti il proprio talento. Kairi viene infatti inserita tra le partecipanti dell’edizione del 5 Star Grand Prix del 2012. Sebbene Kairi chiuda il torneo racimolando solo sconfitte ed un solo punto ottenuto nel match finito in pareggio che le porta comunque un upset importante contro una delle favorite Kyoko Kimura (madre della compianta Hana), i suoi miglioramenti sono sempre più evidenti. I suoi match contro Natsuki Taiyo e contro Dark Angel (la Sarita della TNA) ne sono ottime dimostrazioni. Non dimentichiamoci che Kairi partecipa al suo primo Grand Prix con alle spalle nemmeno un anno da professionista. 

Kairi intanto dopo il suo match di debutto era entrata tra le grazie di Yuzuki Aikawa che l’aveva presa sotto la sua ala protettiva ed aggregata alla sua stable, le Zenryoku. Il Grand Prix 2012 lo vince proprio Yuzuki che nello show di Natale tenta l’assalto alla Red Belt (World of Stardom Championship) contro la campionessa in carica Nanae Takahashi. Yuzuki viene sconfitta, ma a noi interessa quello che accade a fine match. Infatti, tra lo stupore di tutti la sua discepola Kairi si presenta sul ring e la sfida per la White Belt (Wonder of Stardom Championship, il secondo titolo per importanza della Stardom). Kairi vuole dimostrare alla sua mentore di essere pronta ad una grande sfida. Yuzuki apparentemente commossa, abbraccia Kairi ed accetta la sfida. Il loro match si svolge il 16 gennaio del 2013 a poco più di un anno dal debutto di Kairi in Stardom, ma quella che si trova davanti la Aikawa è tutta un’altra Kairi. Nonostante Kairi si dimostri ostinata a vincere a tutti i costi (ruberà anche diverse mosse della sua mentore durante il match), Yuzuki giocando di esperienza riesce a farla innervosire e a farle perdere lucidità, finché la giovane Kairi non cade in errore e viene sorpresa dalla finisher della veterana che la schiena e porta a casa la vittoria. Nel post match Kairi scoppia in un pianto rabbioso e pieno di frustrazione. La Aikawa le alza il braccio al cielo per poi avvolgerla in un caloroso abbraccio. Ci siamo, è uno dei momenti chiave della carriera di Kairi Hojo, è il suo svezzamento. Da quel momento Yuzuki sa che Kairi è pronta e può camminare da sola senza più bisogno del suo aiuto. Termina quindi in quel momento l’affiliazione di Kairi con la stable di Yuzuki.

I primi successi di KAIRI

Il primo titolo arriva nel 2013, quando in coppia con Natsumi Showzuki conquista i Goddess of Stardom Championship (i titoli riservati alla divisione tag team della Stardom). Tuttavia, dovrà renderli vacanti appena un mese dopo la conquista a causa del mancato rinnovo di Showzuki con la Stardom. Il secondo titolo arriva a distanza di poco tempo, quando in team con Kaori Yoneyama (Fukigen Death oggi ancora nel roster della Stardom) e Yuhi, vince gli Artist of Stardom Championship (i titoli trios della federazione). 

Nel 2014 Kairi parte per un tour organizzato dalla Stardom in Messico, dove rappresenta la federazione in alcuni match interpromozionali in collaborazione con diverse federazioni femminili messicane. Tornata dal Messico, conquista nuovamente i Goddess of Stardom Championship in coppia con Nanae Takahashi ed anche il Goddess of Stardom Tag League, torneo annuale dedicato alla divisione di coppia, insieme a Yoko Bito

Dopo un regno durato otto mesi, è costretta a rendere nuovamente vacanti i titoli a causa di un infortunio alla caviglia della sua partner. A questo punto è arrivato il momento di mettere nel mirino la Red Belt. Purtroppo, l’occasione di vincere il titolo più ambito si presenta in seguito ad una delle pagine più brutte nella storia della Stardom, ovvero il tragico incidente Act Yakusawa – Yoshiko di cui vi parlerò sicuramente in futuro in questa rubrica. In seguito a quell’episodio, la Stardom si vide costretta a rendere vacante la Red Belt e ad organizzare un mini torneo per la riassegnazione del titolo. Tra le quattro partecipanti al torneo c’è pure Kairi che a “Stardom the Highest 2015”, dopo aver sconfitto in finale Io Shirai in un match spettacolare, si corona World of Stardom Championship. Durante il suo regno da campionessa inanellerà una serie di ottime prestazioni, difendendo il suo titolo dagli assalti di Takumi Iroha, Mayu Iwatani e Meiko Satomura, la quale riuscirà però a sconfiggerla ed a conquistare la Red Belt nel luglio del 2015. 

Tuttavia, il 2015 continuerà a rivelarsi un grande anno per Kairi, dato che verrà nominata come MVP della federazione dopo aver praticamente dominato e vinto l’edizione 2015 del 5 Star Grand Prix. Tuttavia, dopo la sconfitta contro Io Shirai e la mancata riconquista del titolo ad inizio 2016, fallisce anche l’assalto alla White Belt venendo sconfitta dalla campionessa in carica Santana Garrett. Nei mesi successivi, sorprende tutti alleandosi con le sue rivali di sempre Io Shirai e Mayu Iwatani formando insieme a loro il Threedom, trio stellare che conquista ben presto gli Artist of Stardom Championship. Le tre stelle volano poi negli USA dove si esibiscono in Lucha Underground, coinvolte nella storica rivalità tra Black Lotus e Pentagòn Dark (il Penta El Zero M della AEW), formando la Black Lotus Triad, una stable di sicarie giapponesi assoldate proprio da Black Lotus. Con i nomi di Doku (Kairi), Yurei (Mayu Iwatani) ed Hitokiri (Io Shirai), costano a Pentagòn la terza edizione del celebre torneo Aztec Warfare, per poi affrontarlo in uno spettacolare Intergender Gauntlet match che riescono pure a vincere grazie alla vittoria della Shirai nell’ultimo match. 

Tornata in Giappone, ormai sempre più celebre anche nel panorama del wrestling mondiale, Kairi vince nuovamente gli Artist of Stardom Championship, i Goddess of Stardom Championship e riesce a conquistare anche la White Belt, l’unica cintura che le manca, mettendo fine al regno di Santana Garrett. Tenta anche altri assalti alla Red Belt, ma non riesce a vincere per la seconda volta il titolo principale.

L’arrivo negli Stati Uniti

Dopo una lunga fase di riflessione (e su consiglio di Bull Nakano), decide di firmare per la WWE e di conseguenza lascia la Stardom, debuttando al Mae Young Classic, torneo che la vedrà anche vincitrice dopo aver sconfitto Shayna Baszler in finale ed aver superato atlete del calibro Bianca Belair, Piper Niven, Dakota Kai e Toni Storm. 

Successivamente, come molti di voi già sapranno, incanterà molti fan con le sue ottime prestazioni ad NXT, vincendo una volta l’NXT Women’s Championship durante il suo stint nel brand giallo-nero. Successivamente, dopo essere approdata nel main roster, vincerà anche i WWE Women’s Tag Team Championship in coppia con Asuka, formando il tag team chiamato Kabuki Warriors, omaggiando la recitazione in quanto il nome del team è un riferimento al Teatro Kabuki giapponese.

Il ritorno in Giappone

Facciamo ora un bel salto nel presente e voliamo in Giappone, dove si trova adesso Kairi che ha da poco aperto nella città di Shoan, nella zona ovest di Kanagawa, una palestra aperta 24 ore su 24 che ha deciso di chiamare PARA FIT-24. Attualmente è una wrestler inattiva, ma è ancora sotto contratto con la WWE come ambasciatrice della federazione in Giappone. Da sua fan storica non posso che sperare che un giorno decida di tornare negli USA per un ultimo match con la WWE (Vince se stai leggendo, contro Bayley, grazie).

Si conclude così il breve viaggio per ripercorrere i momenti chiave della carriera di Kairi. Spero che l’articolo vi sia piaciuto e non mi resta che augurare a tutti un felice Natale ed un felice anno nuovo. Ci rileggiamo a gennaio con un nuovo articolo della rubrica. Saluti dalla vostra Komorebi.

Articolo precedente: Joshi Sakè: Joshi Puroresu, cenni storici e arrivo in Italia

Non dimenticatevi di seguire il blog anche sui social e di sostenere il progetto con una piccola donazione

Donne Tra Le Corde non detiene nessun diritto su i marchi, immagini e loghi riferiti alla WWE Inc., Stardom e tutte le altre compagnie o emittenti televisive nominate in questo articolo e da i credits a tutti i fotografi che hanno scattato le foto presenti nell’articolo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *